La Cesare Cerana, dove la “Manchester d’Italia” continua la sua storia
Dal 1890 la Cesare Cerana si occupa della nobilitazione dei tessuti a Busto Arsizio. E oggi ha aperto le sue porte per il PMI Day

Qui un tessuto entra bianco, anonimo, ed esce colorato e brillante pronto per essere trasformato in un’eccellenza del Made in Italy. Succede alla Cesare Cerana di Busto Arsizio, azienda che dal 1890 si occupa della nobilitazione dei tessuti e che ha aperto le sue porte per il PMI Day.
Tintoria, candeggio e finissaggio. Di questo si occupa l’azienda che oggi occupa un grande stabilimento in via Palestro. Qui tra il ritmo dei macchinari, le nuvole di vapore e lo sfrecciare dei muletti i tessuti prendono colore per essere usati nel mondo della moda e in quello dell’abbigliamento tecnico oltre ad arredamento casa sia per interni che per esterni. Le macchine girano a pieno ritmo perché in questa stagione dell’anno c’è il picco della produzione dei tessuti estivi, prodotti sui quali la produzione di paesi come l’India o il Bangladesh non riescono a competere con la qualità italiana.
«Qui lavorano 50 persone e abbiamo un fatturato che supera i 4 milioni di euro» racconta Simone Cozzi, quarta generazione della famiglia che porta avanti la tintoria. Dopo essersi laureato in Liuc ora è entrato in azienda «dove il nonno, che ha 80 anni ed è qui tutti i giorni, mi sta insegnando il lavoro». Un’azienda che ha un grande passato e che punta ad avere un grande futuro. «Qui nei tempi d’oro c’erano 25o dipendenti -dice Simone- e io vorrei tornare a raggiungere quella soglia».
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