Il mito di Pompei ed Ercolano al m.a.x. museo

Dalla scoperta ad oggi la mostra racconta come è stato raccontato il mito di quella scoperta con lettere, taccuini acquerellati, incisioni, litografie, disegni, rilievi, matrici, gouaches, le prime fotografie e le prime cartoline

Il mito di Pompei ed Ercolano al m.a.x. museo

Quando nel 1738 gli scavi archeologici portarono alla luce una città romana cristallizzata nel momento esatto in cui la cenere infuocata del Vesuvio aveva decretato la sua fine: stupore, curiosità e incredulità fecero di Pompei e di Ercolano un luogo mitico. La scoperta degli affreschi, delle architetture e degli uomini fossilizzati cambiarono il corso della storia dell’arte, della letteratura e anche della storia.

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Il racconto di quella incredibile scoperta e di come negli anni è stata vissuta e trasmessa è in mostra al m.a.x. museo di Chiasso a partire dal 25 febbraio 2018 in un percorso espositivo che mette in luce come il ritrovamento di due tra i siti archeologici più importanti al mondo sia stato comunicato, studiato e documentato, tra il Settecento e gli inizi del Novecento, attraverso lettere, taccuini acquerellati, incisioni, litografie, disegni, rilievi, matrici, gouaches, le prime fotografie e le prime cartoline, che vengono affiancati, nel percorso espositivo, da 23 preziosi reperti archeologici.

A 280 anni dalla scoperta di Ercolano e a 270 anni da quella di Pompei la mostra propone oltre 300 opere provenienti da più di 20 istituzioni di 4 paesi (Svizzera, Italia, Francia e Stati Uniti), fra cui diversi inediti esposti per la prima volta, come l’anello di re Carlo di Borbone, il taccuino con disegni acquerellati e annotazioni del nobiluomo inglese William Gell e la prima raffigurazione cartografica di Pompei ad opera del naturalista-botanico François de Paule Latapie, ma anche il corpus, riunito per la prima volta, di tre piante di Pompei ed Ercolano dell’ingegnere svizzero Karl Jakob Weber.

Ercolano e Pompei: visioni di una scoperta, promossa e realizzata dal m.a.x. museo di Chiasso in collaborazione con il MANN-Museo Archeologico Nazionale di Napoli (MiBACT-Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo) – che accoglierà la tappa italiana dal 29 giugno al 30 settembre 2018 –, col patrocinio del Consolato Generale d’Italia a Lugano, è curata da Pietro Giovanni Guzzo, già soprintendente di Napoli e Pompei, Maria Rosaria Esposito, responsabile della Biblioteca del MANN-Museo Archeologico Nazionale di Napoli, e Nicoletta Ossanna Cavadini, direttrice del m.a.x. museo.

L’improvvisa eruzione del Vesuvio nel 79 d.C. interruppe non solo la vita degli abitanti di Ercolano e Pompei, colti nel pieno delle loro attività e molti con indosso i segni della propria identità o in mano gli strumenti dei propri mestieri, ma anche lo sviluppo delle due cittadine che, rimaste ormai disabitate, non continuarono a modificarsi come Roma o altre città di antica fondazione. Per quanto distrutte, e poi depredate, conservarono tracce della vita reale più cospicue di qualsiasi altro luogo del mondo romano, così che a quanti iniziarono a scoprirle, svelarono manufatti e forme urbane in parte poco o nulla conosciuti.

Ercolano e Pompei hanno perciò esercitato un grande fascino fin dai primi anni dei ritrovamenti, e continuano tuttora a ispirare l’arte, l’architettura, gli arredi e la moda.

L’inaugurazione della mostra Ercolano e Pompei: visioni di una scoperta ha luogo sabato 24 febbraio 2018 alle ore 16.30, alla presenza del Min. Plen. Marcello Fondi, console generale d’Italia a Lugano, Davide Dosi, capo Dicastero Educazione e Attività culturali di Chiasso, Paolo Giulierini, direttore del MANN-Museo Archeologico Nazionale di Napoli, e dei curatori: Pietro Giovanni Guzzo, già soprintendente di Napoli e Pompei, Maria Rosaria Esposito, responsabile della Biblioteca del Museo Archeologico Nazionale di Napoli, e Nicoletta Ossanna Cavadini, direttrice del m.a.x. museo di Chiasso.

ERCOLANO E POMPEI:
VISIONI DI UNA SCOPERTA
m.a.x. museo (Via Dante Alighieri 6), Chiasso (Svizzera)
25 febbraio – 6 maggio 2018
Informazioni: t +41 91 695 08 88, info@maxmuseo.ch, www.centroculturalechiasso.ch
Orari: martedì–domenica, ore 10.00–12.00 e 14.00–18.00. Lunedì chiuso
Aperture speciali: lunedì 19 marzo 2018 (San Giuseppe), domenica 1° aprile 2018 (Pasqua), lunedì 2 aprile 2018 (Pasquetta)
Chiuso: venerdì 30 marzo 2018 (Venerdì Santo), sabato 31 marzo 2018 (Sabato Santo), martedì 1° maggio 2018 (Festa del lavoro)
Ingresso: Intero: CHF/Euro 10.-, Ridotto: CHF/Euro 7.- (AVS/AI, over 65 anni, studenti, FAI SWISS, FAI, TCS, TCI, convenzionati)
Scolaresche e gruppi di minimo 15 persone: CHF/Euro 5.-
Metà prezzo: Chiasso Card. Gratuito: bambini fino a 7 anni, Aiap, associazione amici del m.a.x. museo, giornalisti, ICOM, Passaporto Musei Svizzeri, Visarte.
Entrata gratuita: ogni prima domenica del mese
Parcheggio gratuito presso il Centro Ovale di Chiasso (livello -1), 4 minuti a piedi dal m.a.x. museo

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erika@varesenews.it
Pubblicato il 23 Febbraio 2018
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