Erba alta e degrado, la gestione low cost dei parchi non funziona
Scoppia la polemica a Sant'Anna con accuse incrociate tra i residenti e la cooperativa che gestisce il parco Giotto ma anche nelle altre aree verdi della città le cose non vanno molto meglio

Erba alta, lucchetti rotti, mezzi inadeguati alla cooperativa che deve curare il verde, poca collaborazione da parte dei cittadini. Scoppia la polemica a Sant’Anna per la gestione del parco Giotto. Su facebook alcuni residenti postano immagini della totale incuria in cui versa il parco.
La cooperativa che lo gestisce interviene e si difende: «Mi avevano avvisato delle difficoltà in questo quartiere ma mai avrei pensato di arrivare a tanto. Non vanno bene gli orari di apertura e chiusura e sono stati spaccati i lucchetti. Non va bene come viene tagliata l’erba, attrezzi e personale inadeguato. Non va bene come viene gestita l’area cani, dove ho trovato di tutto. Non va bene l’idea di un evento perché disturba. Ci hanno rubato gli attrezzi, per ben 3 volte. Non ho mai avuto la proposta di collaborazione da parte di qualcuno ma non fa niente, continuiamo a fare ciò che ci siamo impegnati a fare e domani (martedì) saremo al parco Giotto per tagliare l’erba».
Questo lo sfogo amaro di Fabio Boscacci della cooperativa 3B che ha vinto il bando per la manutenzione dell’area verde di Sant’Anna e di altri parchi in città. Ma le lamentele da parte dei cittadini riguardano anche altre zone di Busto Arsizio come il parco Comerio, dove ancora si attende l’assegnazione della manutenzione del verde e del bar, ma lamentele riguardano anche la pista ciclabile verso Malpensafiere, il parco Marinai d’Italia e altre aiuole della città.
Sembra, quindi, che la strategia dell’amministrazione e in particolare dell’assessore al Verde Paola Magugliani stia trovando non poche difficoltà. L’idea, che avrebbe dovuto portare anche ad un risparmio per le casse comunali, era quella di affidare a cooperative e associazioni la gestione delle aree ma, nonostante anche la buona volontà di alcuni, le cose non sono andate benissimo e i parchi, ora che l’estate è scoppiata, vorrebbero usufruirne con maggiore frequenza.
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