La sanità non può aspettare: l’appello dei medici a Fontana

Duro incontro alla Fondazione Carnaghi Brusatori tra i dottori dell'Asst Valle Olona e il Governatore presente con l'assessore Gallera per parlare del futuro ospedale unico

incontro su ospedale unico

Un ospedale futuro, avveniristico e tecnologico all’avanguardia e una realtà al limite dell’emergenza. I due volti della sanità lombarda si sono confrontati nell’aula magna dei Molini Marzoli su invito della Fondazione Carnaghi Brusatori di Busto Arsizio dove il Governatore Fontana accompagnato dall’assessore al Welfare Gallera e dal direttore generale del suo assessorato Cajazzo erano stati invitati per parlare di programmi futuri.

L’enfasi e l’entusiasmo per il progetto del polo unico tra Busto e Gallarate sostenuto dal presidente Maroni prima e dall’attuale governatore Fontana insieme ai sindaci Cassani e Antonelli a cui si aggiungono consiglieri leghisti da Marco Colombo a Emanuele Monti ( “L’ospedale unico di Busto Arsizio? Si tratta di un progetto che anch’io ho voluto fortemente come Commissario della Lega a Busto” aveva commentato poche ore prima dell’incontro Marco Colombo mentre Monti aveva annunciato l’incontro affermando: «Il mio auspicio è che la visita  si trasformi in una giornata davvero speciale e storica per il territorio, ovvero la data in cui Regione Lombardia, per bocca del Governatore Fontana e dell’Assessore Gallera, confermerà la volontà politica e amministrativa di dare il via libera definitivo al progetto del nuovo ospedale per Busto Arsizio e Gallarate.) si è scontrato con il grido di dolore dei medici presenti in sala.

Pesanti gli interventi dei primari degli ospedali di Busto Arsizio e Gallarate, alle prese con condizioni di lavoro ormai proibitive in corsia e negli ambulatori, senza personale ( la seconda denuncia in poco più di un mese) . La dottoressa Cherubini, primario di pediatria a Busto Arsizio, ha parlato senza mezzi termini di vigilia drammatica : a luglio, tra ferie e riposi, non ci sarà sufficiente personale per coprire i turni: « Un tempo riuscivamo a fare il giro serale per salutare bambini e famiglie. Ormai siamo ridotti così all’osso che non possiamo più fare nulla». Testimonianza dura anche del primario di anatomia patologica Filippo Crivelli che ha snocciolato i numeri dei due pronto soccorso Busto e Gallarate decisamente sottodimensionati ( 14 medici in due) soprattutto se si guarda a Varese che ne ha 22 e fa minori prestazioni.

incontro su ospedale unico

Scenari preoccupanti a cui Gallera e Fontana hanno replicato ricordando i tagli imposti da Roma per la sanità e le restrittive norme per le assunzioni. C’è poi la scelta del numero chiuso nelle università che permette di formare 6000 nuove figure all’anno quando la necessità è di 8000 nuovi specialisti.

Ma è anche una questione di programmazione sanitaria, in capo a Milano, come nel caso del punto nascita di Angera prima chiuso e poi riaperto e ora chiuso ancora: « Una decisione imposta sull’onda di una dura protesta popolare» ha ricordato Fontana quasi a dire che le scelte della politica non possono essere impopolari ( soprattutto in vista delle elezioni). La rete ospedaliera va rivista e corretta operando tagli laddove le risorse non garantiscono livelli quantitativi e qualitativi degni, senza aver paura delle difese campanilistiche del proprio orticello. La riforma della sanità indica quella via con lo sviluppo dell’assistenza ai cronici e la costruzione del modello “hub and spoke”, A distanza di tre anni, però, ancora il sistema fa fatica a individuare le proprie direttrici. 

L’incontro alla Fondazione si è concluso con l’annuncio che il polo ospedaliero unico si farà, il territorio lo vuole e i fondi si troveranno. Sarà un’opera all’avanguardia e tecnologicamente innovativa. Proclami e previsioni di un futuro remoto mentre il problema è ora e adesso. Sembra di rivivere le fasi di progettazione del futuro ospedale Del Ponte, eccellenza lombarda per cui valeva crederci e lanciare il cuore oltre l’ostacolo. E ora appeso a quel processo sull’autonomia ancora tutto da percorrere. Dieci anni fa sembrava oro.

Alessandra Toni
alessandra.toni@varesenews.it

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Pubblicato il 23 Giugno 2018
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