Silvia cerca Davide: “Ero nell’auto ribaltata. Poi è arrivato lui”

Una lettrice alla ricerca del suo salvatore dopo l’incidente stradale di questa mattina. Un gesto semplice ma importantissimo per ricordarci che in questo mondo non siamo soli

Varie

Ci sono gli incidenti e le poche righe: servono ogni giorno ad accompagnare le foto di quella o dell’altra auto, sfasciate per le strade, contro ad un muro o ribaltate.

Sono fatti, cifre, numeri: ci parlano di statistiche legate alla velocità, allo stato della strada e perfino all’orario o al giorno della settimana in cui avvengono gli scontri.

Quello che non si racconta mai del tutto, nel mare di sinistri stradali che nessun giornale riesce a seguire per interno nell’arco di una giornata sono i volti, le paure e i sentimenti delle persone che trasformano una ragazza o un giovane loro malgrado in vittime o salvatori.

Silvia è stata sfortunata questa mattina in via Ca ‘Bassa a Varese: si è ribaltata mentre era alla guida della sua macchina.

Nella sfortuna le è stato regalato anche un piccolo grande gesto di umanità quando, frastornata dalla botta, chiusa nell’abitacolo forse a testa in giù, è stata aiutata da un giovane. Lui si è fermato a prestarle soccorso. L’ha liberata. Le ha chiesto come si sentiva, se aveva bisogno d’aiuto e insieme a lei ha atteso l’arrivo dei soccorsi: ha fatto tutto questo per lei, una sconosciuta.

Forse il suo salvatore si chiama Davide: c’era troppo trambusto al momento dell’arrivo dei soccorsi perché la giovane trentenne potesse ricordare con precisione.
Per questo pubblichiamo il suo appello: vuole incontrare Davide per ringraziarlo.

Raccontare la storia di Silvia e Davide è un po’ come seminare oggi per raccogliere un giorno qualcosa che può riguardare ciascuno di noi: basta un semplice gesto di attenzione rivolto a chi ha bisogno, per trasformare l’anonimo ticchettio d’orologio in una giornata di pioggia in qualcosa di molto, molto grande.

* * *

Buongiorno,
Sono la ragazza che era alla guida della macchina…sono un po’ ammaccata ma tutto bene…vi scrivo perché vorrei ringraziare il mio primo soccorritore!

Un ragazzo di nome Davide (spero di ricordarmi bene il nome) perché ero sotto shock e non ho potuto prendere nemmeno il suo numero…volevo ringraziarlo di cuore per avermi aiutato ad uscire dalla macchina ed aver aspettato con me i soccorsi…vorrei rintracciarlo di persona se potete aiutarmi ve ne sarei grata!

Silvia

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 11 Gennaio 2016
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