“L’ho visto morire e non ho potuto fare nulla”
La testimonianza di Ivano Bassi, 53 anni, operaio Sea da 22, in servizio questa notte insieme a Dario Comerio
"Ero in servizio questa notte, mi chiamano via radio e mi dicono di correre verso il display che é successo un incidente". Ivano Basso, 53 anni, lavora alla Sea da 22 anni e mezzo e non aveva mai visto morire un compagno di lavoro davanti agli occhi. "E’ stato terribile, quando sono arrivato ho visto Comerio a terra. Eravamo in tre, abbiamo tentato di rianimarlo in ogni modo, prima con il massaggio cardiaco, poi con la respirazione bocca a bocca. Sembrava che si riprendesse, ma non ha mai aperto gli occhi. Sono stati momenti difficili. Cercavamo aiuto, aspettavamo un medico. Poi é arrivato. Speravamo che ce la potesse fare ma poi all’ospedale ci hanno detto che non c’era nulla da fare". Bassi ricorda molti particolari. "L’operaio aveva i guanti di gomma, la spina del display era a basso voltaggio, non avrebbe dovuto dare nessun tipo di problema, l’abbiamo staccata molte volte, é uno di quei lavori che si può fare anche una ventina di volte in una notte. Sono lavori di manutenzione ordinaria che partono quando il traffico aereo diminuisce. Per lavorare sul quel display basta alzare il coperchio e così si accede ai fili. Credo che Comerio volesse staccarla per poter sostituire la lampadina perché aveva notato che qualcosa non funzionava nell’erogazione della corrente. Il display é collegato attraverso un trasformatore al cavo dell’alta tensione, a 3000 volt, ma il trasformatore, se funzione bene, non può certo creare un incidente di quel tipo. I fili della bassa tensione sono a 24 volt. E’ su qui fili che noi lavoriamo, chi poteva immaginare che fossero letali". "Io credo che i miei colleghi avessero rispettato tutte le misure di sicurezza – continua Bassi -, ripeto, Comerio aveva stivali, guanti, conosceva bene quel dispositivo". Infine prende il microfono e parla all’assemblea: "Lasciamo da parte i rancori tra sindacati – dice -, quello che ho visto stanotte é incredibile. Chiamavamo aiuto, cercavamo di rianimarlo, c’é stata un po’ di confusione nell’intervento. Dobbiamo prendere atto di una cosa: le condizioni di sicurezza, in questo aeroporto, sono a rischio". |
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