Settimana corta? La parola ai genitori
Il sondaggio di Varesenews vede in vantaggio la "settimana lunga", mentre è in corso al primo circolo didattico il referendum sull'introduzione dei cinque giorni per i bimbi delle elementari
Da oggi, giovedì 18 gennaio i genitori del primo circolo didattico sono chiamati a esprimersi su quanto deve essere lunga la settimana dei piccoli alunni delle loro scuole elementari: hanno tempo fino alla fine del mese per depositare nelle urne allestite nelle scuole le loro opinioni. Il sondaggio lanciato prima delle vacanze di Natale dalle pagine di Varesenews ha invece già emesso il suo verdetto, per certi versi sorprendente.
Hanno infatti stravinto, con una percentuale del 67%, coloro che hanno scelto per i loro figli una settimana di sei giorni senza lezioni pomeridiane. E’ rimasto solo il 24% dei genitori in rete a sperare in una settimana corta, di soli 5 giorni comprendente qualche lezione pomeridiana. Nessun voto ha guadagnato ciò che invece accade nella realtà, cioè una settimana di sei giorni con i cosiddetti "rientri pomeridiani", evidentemente considerata troppo pesante. In attesa di sapere cosa succederà al primo circolo didattico di Varese, abbiamo interpellato i direttori degli altri circoli varesini. "Noi abbiamo interpellato i genitori a livello di interclasse, e le risposte, giunte dopo una discussione approfondita su vantaggi e problemi delle varie ipotesi, sono state favorevoli ad un orario di 5 giorni – spiega Giovanna Mirandola Ferrari, direttrice del quarto circolo, che comprende quattro scuole elementari di Varese, quelle di S.Ambrogio, Avigno, Rasa e Velate, oltre a quelle di Casciago, Morosolo e Brinzio – A dire il vero già da cinque o sei anni alla scuola di Velate, oltre a Casciago e a Morosolo c’era un orario settimanale di cinque giorni: le altre scuole si sono semplicemente aggiunte. Una a dire il vero è rimasta con un orario settimanale di sei giorni, ma proprio perché dai genitori è arrivata una precisa richiesta attraverso il questionario consultivo che noi facciamo tutti gli anni. Un scelta provvidenziale perché così i genitori del nostro circolo che hanno questa necessità possono "deviare" sulla scuola Canetta…" La scuola elementare di Velate, in particolare, ha un orario di cinque giorni con un solo pomeriggio alla settimana per i bambini di prima e di seconda e due pomeriggi per i ragazzini di terza, quarta e quinta: un vero e proprio miracolo ricavato tra le pieghe della legge: "siamo riusciti a trovare un modo per avere un po’ di flessibilità. Non abbiamo infatti creato un curriculum in base ai giorni, ma in base al numero complessivo di ore da sfruttare in un anno, che sono mille per il secondo ciclo e 900 per il primo: con un po’ di fantasie e di disponibilità delle insegnanti, si è riusciti ad "inventare" un orario su cinque giorni con un solo rientro per i bimbi del primo ciclo e due per i più grandi". Ore di 50 minuti, coinvolgimento nel monte ore dei soggiorni studio delle recite e di altre attività in altri casi considerate extrascolastiche e invece rientranti nella parte prevista (il 15% del totale, secondo la legge) di programmazione non tradizionale hanno permesso il "miracolo". Il risultato è che "A Velate ci sono classi zeppe di alunni che arrivano da Varese e oltre – spiega la direttrice – nella nostra scuola i bambini che abitano a Velate sono 20 su un totale complessivo di 125 alunni". "Noi l’anno scorso abbiamo fatto questionario tra i genitori nella scuola dove sembrava esserci maggiore richiesta per l’orario "senza sabato", ma invece anche se con una maggioranza risicata, il 55%, ha vinto ancora l’orario su sei giorni, cosicché abbiamo deciso di lasciare stare l’orario com’è. – spiega Margherita Giromini, direttrice del terzo circolo,m che comprende la scuola Parini, la Foscolo, la sacco e la Baracca – Noi sappiamo anche il perché da noi c’è una maggior richiesta di orari su sei giorni: molta della nostra utenza lavora infatti negli uffici postali e supermercati, che <l sabato lavorano. D’altra parte noi siamo del parere che una settimana più lunga diluiscano e rendano meno pesanti i tempi dei bambini" Per Giovanni Gaeta, direttore del secondo circolo, quello che comprende le scuole elementari Mazzini, Cairoli, De Amicis, IV Novembre, Addolorata, la situazione si è presentata un po’ diversa dalle altre: "Abbiamo scelto l’orario dal lunedì al sabato su indicazione dei genitori" conferma Gaeta "Nel nostro plesso però esiste, da prima che io arrivassi qui 9 anni fa l’unica scuola a tempo pieno di Varese, la IV Novembre" A cominciare il giro è Paolo Baretti, che oltre ad essere assessore all’educazione, è dirigente di uno dei due circoli varesini che praticano la "settimana corta" : "il mio circolo ha cominciato la sperimentazione del tempo prolungato nel 1987, ma è nata da una precisa richiesta dei genitori del circolo didattico, che hanno preferito una settimana con tre rientri e il sabato libero che una con due rientri e il sabato mattina impegnato. Ed è una scelta che è stata confermata da una ulteriore consultazione avvenuta l’anno scorso. La verità è che le scelte dei vari circoli dipendono dal lavoro che fanno i genitori. E i genitori del nostro circolo hanno evidentemente in prevalenza una settimana lavorativa di cinque giorni, tant’è vero che avevamo istituito una attività giocosa al sabato mattina per i bimbi di genitori che lavoravano in quel giorno, ma abbiamo dovuto eliminarla perché non avevamo un numero sufficiente di piccoli. Dei 600 bamibini e più, solo trenta famiglie delle nostre lavorano al sabato. La maggior parte dei genitori dei nostri bambini lavora infatti alla Bassani". |
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