La leggenda di Sant’Imerio
Imerio venne ucciso insieme a San Gemolo in Valganna
Sant’Imerio di Bosto viene generalmente rappresentato vestito da pellegrino, con bastone e mantello, ferito al petto da un pugnale. L’iconografia rimanda alla leggenda che vuole Imerio di origine nordica in viaggio intorno all’XI secolo verso Roma con il compagno Gemolo ed un vescovo ultramontano.
I due pellegrini vennero sorpresi ed uccisi a scopo di rapina in Valganna da banditi provenienti da Uboldo. Mentre Gemolo venne sepolto a Ganna, dove sorse nel 1095 una abazia a lui dedicata Imerio riuscì a fuggire ferito in direzione di Varese dove venne sepolto nella Chiesa di San Michele, successivamente detta di S. Imerio. Fino al nostro secolo però non erano state trovate le prove storiche che le spoglie del santo riposassero effettivamente nella castellanza varesina. Nel 1927, invece, mentre si svolgevano i lavori di restauro della struttura fu ritrovato il corpo conservato nel sarcofago che oggi funge da mensa d’altare altare maggiore della chiesa.
Tra le rappresentazioni più famose vanno segnalate quella del polittico di Francesco Tatti e quella del Travaglia.
Nel corso del secolo la struttura e gli affreschi hanno subito una serie di restauri ultimati definitivamente nel 1997.
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