Farmaco, ma quanto mi costi?

Si chiamano sostitutivi e sono farmaci che hanno gli stessi principi attivi di quelli pubblicizzati e conosciuti, ma per questioni di marchio e diritti, portano un nome diverso. Caratteristica principale: costano meno

Uno degli strumenti che rendono la concorrenza degna di tale nome è l’informazione. Il consumatore dovrebbe essere informato sui prodotti per poter  scegliere al  meglio. Il discorso diventa ancor più delicato se si parla di farmaci e salute. Ora gli ammalati italiani avranno a disposizione un’arma in più, perché è in arrivo un manuale sui farmaci sostitutivi, cioè quei farmaci che hanno stessi principi attivi, stesse dosi consigliate, ma prezzi più contenuti rispetto a quelli normalmente pubblicizzati. 

Nelle farmacie esistono, dunque, molti medicinali che hanno un "clone", che per una questione di diritti portano un nome diverso, ma servono a curare identici sintomi e costano meno di quelli che i consumatori comprano abitualmente. Le ragioni di questa disparità  sono legate a questioni di marchio. 
Per informare il cittadino sull’esistenza di questi medicamenti convenienti, il ministero della Sanità ha fatto stampare, in collaborazione con l’associazione Altroconsumo, una guida  con tutti i consigli pratici per individuare i farmaci meno costosi. La guida verrà spedita direttamente nelle case degli italiani. 

A partire da luglio entrerà in vigore anche una nuova regola che prevede, nel caso di farmaci passati gratuitamente e nel caso che ce ne siano due o più identici per composizione, efficacia, qualità, dose e confezione, ma di prezzo diverso, il rimborso per intero solo per il farmaco meno costoso. In questo caso un ruolo importante verrà giocato dai medici di base, che dovranno prescrivere medicinali tenendo d’occhio l’esistenza dei sostitutivi, perché nel caso vengano prescritti quelli più costosi, il cittadino dovrà tirare fuori dal proprio portafoglio la differenza.

Di questi medicinali sostitutivi esiste anche un elenco su internet, messo a disposizione da Altroconsumo. L’utilizzo del database è semplice, lo stesso che per i normali motori di ricerca. Si inserisce il nome del farmaco o del principio attivo nell’apposito campo di ricerca, specificando modalità di assunzione, dose e confezione equivalenti. A questo punto, se ci sono, comparirà l’elenco dei sostitutivi. Ad esempio, se si digita il nome Aulin e si specifica la modalità di assunzione orale (bustine), il risultato e sorprendente: esistono almeno 6 sostitutivi il cui prezzo è inferiore (dalle 1000 alle 3400 lire) rispetto al più blasonato antinfiammatorio.  

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 06 Giugno 2001
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