Situazione ambientale: il sindaco fa uscire dall’aula
Al momento della discussione delle interpellanze riguardanti la questione della presenza di Bromacil nell’acqua potabile e sulla situazione ambientale delle aree dismesse, Gilli ha chiesto di parlarne in seduta segreta. Il comune: “Normale amministrazione”
Consiglio comunale piuttosto singolare quello svoltosi mercoledì sera tra le mura della sala Aldo Moro. Scaduta l’ora a disposizione per le discussioni delle interpellanze (11 compreso un ordine del giorno), si è subito passati ai cinque punti deliberativi in programma. Non si è quindi parlato del sistema informativo comunale e nemmeno del G8, i quali saranno spostati al prossimo consiglio comunale. Si sono riusciti a discutere invece i primi sei punti di cui il quinto e il sesto in seduta segreta: il pubblico è stato fatto uscire.
I due punti in questione riguardavano due interpellanze presentate dal gruppo di minoranza “Una città per tutti”: nella prima si chiedeva all’amministrazione comunale, dopo tre settimane dalla notizia dell’inquinamento da Bromacil di alcuni pozzi, quale fosse la situazione in città e se fosse stato fatto qualche cosa per capire le cause di questo strano inquinamento; il secondo documento in discussione riguardava la situazione ambientale delle aree dismesse, più precisamente circa la vicina area Bertani dove nell’aprile 2001 un inquilino fece denuncia alla procura circa lo scaricamento di materiali tossico-nocivi (quali amianto e altro) in un’area di proprietà dell’Immobiliare Saronno tra il giugno e il dicembre ’99: nell’interpellanza viene chiesto “il motivo per cui nessuna informazione pubblica sia stata resa da quel momento alla cittadinanza, non foss’altro che a titolo precauzionale, su quanto stesse accadendo e sulla possibile pericolosità delle sostanze che potrebbero essere presenti in quella fascia di territorio, nonchè il motivo per cui, se anche ci fossero state successive indicazioni da parte della magistratura di intervento diretto, non siano comunque stati messi tempestivamente al corrente degli eventi i responsabili dei servizi ASL competenti sul territorio”.
Al momento della discussione di tali punti, il sindaco Pierluigi Gilli si è alzato in piedi: “Chiedo di parlare di questi due punti a porte chiuse, la motivazione di questa mia scelta la capirà chi rimarrà”. La richiesta del sindaco ha colto tutti di sorpresa: non si sa cosa si sia detto all’interno del consiglio comunale circa la situazione ambientale saronnese: riaperte le porte, per legge, nessuno degli interpellati ha potuto dire nulla. Già tempo fa, il sindaco fece uscire tutti i presenti dall’aula: l’occasione fu la discussione di un’interpellanza sulla situazione della causa legale in corso dell’amministrazione con il comandante Tagli dei vigili urbani: la motivazione della seduta segreta allora fu attribuita al rispetto della privacy. Ieri sera l’argomento riguardava due punti apparentemente innocui che trattavano entrambi l’aggiornamento sulla situazione ambientale a Saronno. L’amministrazione comunale comunque ufficialmente assicura che “se vi fossero dei problemi, come successe a fine maggio con il Bromacil, i primi a saperlo sarebbero i cittadini: quello successo ieri sera si tratta di normale amministrazione”.
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