I fiori a Varese festeggiano il loro settantesimo compleanno
Il fioraio più antico di corso Matteotti, lo storico Corvi, festeggia i settant'anni di attività nell'attuale negozio con una grande festa nel pomeriggio del 6 settembre
E’ il negozio di fiori per antonomasia in Varese, ed è un angolo della via più centrale e suggestiva della città che dovrebbe essere considerato monumento cittadino. E compirà, in questi giorni, settant’anni. E’ Corvi, da cent’anni il fiorista più tradizionale e innovativo della città, un vero pezzo di storia varesina che domani festeggerà con una grande festa questo particolare anniversario. Più di ottocento invitati, la facciata del negozio rivisitata, due gazebo in corso e persino la musica: questi sono alcuni degli ingredienti per invitati e curiosi che faranno capolino nella via centrale di Varese questo pomeriggio, 6 settembre 2001, a partire dalle 18
"Oggi festeggiamo i settant’anni di questo negozio" spiega Alfredo Corvi, rappresentante della terza generazione della famiglia di fiorai varesina "ma l’attività è cominciata molto prima, più precisamente nel 1907, grazie al nonno che portava il mio stesso nome. Allora si trattava di una serra dalle parti dell’ippodromo. Il primo negozio in corso Matteotti è stato aperto invece nel 1919, al numero 21. Due anni dopo nonno Alfredo sposa nonna Adele e sposta il suo negozio al numero 23. L’ultimo trasloco, quello che dura tutt’oggi – anche se con dei grossi ampliamenti del negozio nel 1981 è del settembre del 1931, pochi mesi dopo, tra l’altro, la nascita di mio padre Gianni. Ed è quest’ultima la data che abbiamo deciso di festeggiare" Quella di Corvi è una vetrina che fa ormai parte del paesaggio urbano varesino, come ormai poche ne restano nella culla dello struscio: "Che abbiano più di cinquant’anni e siano ancora in attività sono rimaste in poche: con noi ci sono Buzzetti, l’orefice all’inizio del corso, il pastificio Cantù, la pasticceria Ghezzi, il negozio di stoffe – ora d’abbigliamento – Bertoni e Puricelli". I Corvi, che sono stati i primi a portare dei bonsai a Varese ("i primi, delle vere curiosità, li avevamo importati nel 1966") sono noti per l’originalità delle loro piante, di cui riescono a scovarne sempre nuove. Tanta discrezione fa capire che di storie, volendo, se ne potrebbero raccontare… Voi resistete in corso Matteotti come pochi sono stati capaci finora. Ci sono stati momenti bui, in cui la voglia di mollare era tanta? |
|
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
Roberto Ganna su Elsa Fornero a Varese: “Abbiamo tolto futuro ai giovani. Ora dobbiamo restituirglielo”
Baffetta su Elsa Fornero a Varese: “Abbiamo tolto futuro ai giovani. Ora dobbiamo restituirglielo”
Fabrizio Tamborini su Elsa Fornero a Varese: “Abbiamo tolto futuro ai giovani. Ora dobbiamo restituirglielo”
Alessandro Zanzi su Elsa Fornero a Varese: “Abbiamo tolto futuro ai giovani. Ora dobbiamo restituirglielo”
Emanuele Zanetti su Motociclista di Ferno ucciso da un orso in Romania
GrandeFratello su Superate le 700 firme per la petizione sul recupero del Grand Hotel Campo dei Fiori di Varese
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.