“Poca sensibilità verso mio padre”
La lettera del figlio di Flaminio Bertoni
Lettera aperta ai giornali.
Ho dovuto apprendere dal giornale La Prealpina, che la programmazione del film "Alla rivoluzione con la 2 Cavalli" non sarà proiettato a Varese per la misera somma di lire 800.000. Al di la del fatto che se fossi stato interpellato avrei messo a disposizione la mia pensione (825.000 lire mensili), pur di vedere ricordato ed onorato mio padre dalla sua città, devo costatare che l’amministrazione cittadina di Varese ha ancora una volta dimostrato poca sensibilità verso un uomo che tanto ha contribuito, con la sua opera di designer e di scultore, alla cultura e a far conoscere Varese nel mondo. Lo documenta il voto giunto da tutto il mondo per farlo nominare " Il Varesino del Secolo". Ma questa poca sensibilità verso mio padre è dimostrata anche dal fatto che già dal 1993 al 1997, l’allora assessore Gottardo Ortelli, pur da me continuamente pungolato per fare una mostra delle sue opere, non ha mai voluto saperne ne parlarne. Solo l’amministrazione provinciale, con il presidente Massimo Ferrario e l’assessore Cristina Scolari, ha promosso l’esposizione inaugurata a Villa Recalcati il 27 settembre 1997, che ha visto la partecipazione di oltre 4000 visitatori. Il 22 ottobre1999 si è costituita a Varese l’associazione internazionale Flaminio Bertoni, il cui presidente è il Prof. Francesco Ogliari (presidente dell’ AVT), vice presidente il Prof. Pietro Macchioni e il consiglio direttivo composto da noti personaggi della cultura come gli artisti: Prof. Vittore Frattini, Prof. Perluigi Talamoni, Prof. Giovanni Moroni, l’Arch. Giovanni Minazzi, lo scrittore Mauro della Porta Raffo, e il concessionario Citroen Fazio Conti. Da allora, senza una lira di contributo, ne da privati né da enti pubblici, siamo riusciti a realizzare: una Sala Bertoni al Museo dei trasporti Ogliari di Ranco, la messa in Internet del sito www.flaminiobertoni.it , abbiamo collaborato alla realizzazione del documentario "L’uomo che scolpiva i sogni", stiamo collaborando con il Centro Pompidue – Beaubourg – di Parigi per una grande esposizione "L’echappe Barthes (6 novembre 2002 – 1°gennaio 2003)" in cui una sala sarà dedicata a mio padre. Ora stiamo preparando un concorso europeo "Flaminio Bertoni" Autodesign2002., e stiamo stimolando gli enti pubblici per l’apertura di un Museo Bertoni Ebbene, sino ad oggi, per mancanza di mezzi finanziari, non siamo riusciti ad aprire una sede, in cui poter mettere a disposizione di studenti e ricercatori l’archivio di mio padre. Spero con questa lettera aperta di riuscire a trovare qualche privato che possa dare un aiuto all’associazione per realizzare gli obiettivi che ci siamo prefissati, affinché Varese onori uno dei suoi migliori figli.
Leonardo Bertoni
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