Scontro in consiglio sull’impianto di compostaggio

Anche gli oneri di urbanizzazione e l’organizzazione dello sportello unico gli altri punti dibattuti. Presentata dalla minoranza un’altra interrogazione sulle sorti di Luino corsi

Non ha disatteso le previsioni – che lo davano come movimentato – il consiglio comunale tenutosi ieri sera, 5 ottobre, a Palazzo Serbelloni, sede del municipio di Luino.

Oltre alle ricognizioni sugli equilibri di bilancio, relazionate dall’assessore alla partita Liardo e appassionatamente discusse dall’ex sindaco Pietro Tosi, il consiglio è entrato nel vivo sulle tre questioni sollevate dalle opposizioni.

Il terzo punto all’ordine del giorno consisteva infatti nella proposta di revocare una deliberazione della seduta consiliare precedente con cui si andava ad aumentare le tariffe per gli oneri di urbanizzazione. Al di la di considerazioni tecniche circa la corrispondenza di alcuni valori attribuibili alle diverse tipologie di immobili, il sindaco ha motivato la scelta presa dall’amministrazione come una atto dovuto rispetto alle previsioni della legge, che impongono una modifica degli oneri ogni 5 anni.

Poi le due interrogazioni: una sullo sportello unico, l’altra sull’impianto di compostaggio. In merito all’ufficio che dovrebbe fungere da trait d’union tra aziende a amministrazioni pubbliche, per incrementare le potenzialità del territorio, si è aperta una discussione tra Martinelli, consigliere di minoranza, e la maggioranza. Secondo Martinelli "siamo in presenza di un grave ritardo da parte del comune di Luino nell’attuazione dello sportello unico", fatto confermato anche da Tosi, che ha parlato della necessità di investire sul "marketing territoriale" per coinvolgere privati a investire nel Luinese godendo dei benefici comunitari (obiettivo 2).

L’ultima interrogazione verteva su considerazioni di carattere tecnico in merito all’impianto di compostaggio di via Gorizia. Il sindaco, chiamandosi fuori dall’aspetto tecnico della vicenda – cui ha risposto l’assessore Gobbato – ha colto la palla al balzo per spiegare le linee guida del progetto. "Si tratta – ha spiegato Mentasti – di una primaria bonifica di un’area in forte degrado che le precedenti amministrazioni non hanno mai inteso sistemare. Oggi il progetto è quello di risanare l’area in prossimità dell’ex inceneritore per adibirla a impianto di compostaggio. Per aggiudicare l’impianto ad un’azienda che si occuperà della gestione verrà indetta una gara e dall’affitto dell’area il comune incamererà ben 300 milioni l’anno". Da qui si è tuttavia aperta una forte critica da parte di Martinelli in quanto non sarebbe stata chiesta alcuna adesione al progetto né da parte della Comunità Montana, né ai comuni limitrofi; inoltre i vicini impianti di Gemonio e Ferrera andrebbero a saturare il mercato del compostaggio.

Secondo Gobbato la presenza di altri impianti sul territorio dell’Alto Varesotto non costituirebbe un problema, fatto confermato, a detta dell’assessore, anche da comunicazioni avute con la Provinvcia; inoltre il comune di Luino è capofila del progetto che consentirà anche ai paesi del comprensorio di conferire la frazione umida del sacco nero.

Un’altra interrogazione, presentata da Ivan Martinelli e rimandata per la discussione al prossimo consiglio comunale, riguarda la mancata attivazione delle iniziative collegate al Luino corsi.

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Pubblicato il 06 Ottobre 2001
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