Consegnata la petizione contro il rincaro delle Ferrovie Nord
Dal primo di aprile aumento dei biglietti del 15 per cento; la Federconsumatori Lombardia ha raccolto 14 mila firme
Consegnata in Regione la petizione contro in rincaro dei biglietti delle Ferrovie Nord Milano. Una delegazione di firmatari si è infatti presentata questa mattina, martedì 26 marzo, di fronte alla sede del consiglio regionale di via Filzi a Milano presentando il documento con oltre 14 mila firme. Questo pesante aumento è peraltro avulso da qualsiasi altro criterio a cui si riferiscono i meccanismi di definizione delle tariffe dei servizi di pubblica utilità». In questo quadro provvedimenti di tale entità sulle tariffe sono ingiustificati e aprono un problema di coerenza gestionale e politica. Sul piano gestionale a Trenitalia, che non ha ancora adottato sulla rete nazionale provvedimenti di aumento tariffario, anche in attesa di definire nuovi criteri e che si trova a ricevere i benefici di una legge regionale che scarica sugli utenti, in modo anticipato, gli oneri per una ipotetica, futura, migliore qualità del servizio». «La Regione Lombardia dà il via, con l’ 1 aprile 2002, alla nuova struttura tariffaria del trasporto ferroviario locale, i cui aumenti adottati da Trenitalia e da FNME, superano la media del 15% con punte del 23% sulle tariffe degli abbonamenti mensili e con una crescita media del 23%, con punte che superano il 30%, per gli abbonamenti annuali praticati da Trenitalia – spiega la Federconsumatori – Ciò avviene senza che siano state adottate contestualmente azioni di miglioramento effettivo del servizio e senza criteri e strumenti che consentano la verifica dei risultati conseguiti, così come hanno denunciato i circa 14.000 utenti pendolari che hanno firmato la Petizione alla Regione Lombardia, lo scorso mese di febbraio. «Non vi è rapporto con l’inflazione programmata e con quella reale – proseguono in un comunicato i rappresentanti dell’associazione – non vi è rapporto con gli indici di qualità conseguiti (non risultano noti neppure i risultati del monitoraggio che la Regione Lombardia ha svolto negli ultimi tre mesi del 2001); non vi è alcun rapporto con la crescita della produttività del servizio (price-cup). La Federconsumatori della Lombardia «considera inaccettabile la struttura tariffaria decisa dalla Regione Lombardia e si adopererà per sostenere, a livello nazionale e regionale, le iniziative rivolte a dare risposte ai problemi posti dagli utenti del trasporto ferroviario e per rimuovere i limiti emersi nell’esercizio del diritto alla mobilità». |
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