Discussione sull’Elettroshock in Commissione Sanità

Audizione in Commissione Sanità del “Comitato cittadini per i diritti dell’uomo” per l’abolizione dell’elettroshock

La Commissione Sanità, presieduta da Massimo Buscemi (FI), ha ricevuto questa mattina il Comitato dei cittadini per i Diritti dell’uomo. Nel corso dell’audizione sono stati illustrati i contenuti della petizione popolare che chiede l’abolizione della terapia dell’elettroshock.

 

“In Commissione – ha detto il presidente Buscemi – è già stato depositato un progetto di legge che riguarda questa materia. Con l’incontro di oggi abbiamo voluto acquisire altri elementi sull’argomento ed abbiamo deciso di prendere in seria considerazione l’eventualità di approfondire ulteriormente questa tematica. E’ nostra intenzione dare corso all’iniziativa legislativa”. Il progetto di legge a cui si riferisce il presidente Buscemi riguarda la “Sospensione cautelativa della terapia elettrocovulsivante (T.E.C.) e divieto di interventi chirugici quali la lobotomia prefrontale e transorbitale ed altri simili interventi di psicochirurgia” e porta la firma di consiglieri regionali Ds, Sdi, Ppi, Rifondazione e  Verdi.

La vice presidente del Consiglio regionale, Fiorenza Bassoli (Ds), prima firmataria di un progetto di legge riguardante la “Sospensione cautelativa della terapia elettrocovulsivante (T.E.C.) e divieto di interventi chirugici quali la lobotomia prefrontale e transorbitale ed altri simili interventi di psicochirurgia”, ha rilasciato questa dichiarazione:

 

“L’elettroshock classico o modificato resta il metodo di cura delle psicopatologie più controverso quanto ad efficacia terapeutica. Il trattamento, oltre ad essere degradante per la dignità del paziente che lo subisce, rischia di comprometterne la qualità della vita e certamente ne compromette la reintegrazione nella società. Cioè – sostiene Bassoli – la finalità stessa dell’azione terapeutica”.

“Riteniamo che si renda necessaria una legislazione che elimini qualsiasi ed ogni possibilità di nuocere alla integrità fisica e mentale – prosegue – nonché alla dignità dei pazienti in ambiente psichiatrico. Occorre quindi istituire un Osservatorio regionale per la tutela della salute mentale, indipendente da quello nazionale”.

“La premessa irrinunciabile, espressa dal primo articolo del nostro progetto di legge – che porta la firma di consiglieri Ds, Sdi, Ppi, Rifondazione e  Verdi – è che siano estromesse dai protocolli medici tutte le pratiche psichiatriche che causino gravi danni cerebrali ai pazienti o comportino la violazione dei loro diritti umani. In attesa dell’esito dell’indagine valutativa, si chiede che nel frattempo venga cautelativamente sospesa ogni applicazione della T.E.C. e si chiede di vietare qualsiasi intervento chirurgico come la lobotomia prefrontale e transorbitale – conclude la vice presidente Bassoli – che già si è dimostrato essere causa di danni organici permanenti che privano il paziente della propria autoconsapevolezza e dignità”.

 

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 07 Marzo 2002
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