Ex Lazzaorni, proposta una seduta consigliare aperta ai cittadini

L’assemblea organizzata dal Social Forum ha visto la partecipazione di diversi politici e un centinaio di cittadini; presto un comitato e una raccolta firme

Diverse le proposte emerse nell’incontro pubblico svoltosi ieri per discutere del futuro dell’area ex Lazzaroni. L’iniziativa, organizzata dal Social Forum Saronnese, ha visto la partecipazione di un centinaio di persone provenenti da tutta la zona del saronnese. Argomento della serata, la costruzione di un Centro di intrattenimento relazionale familiare da parte della società Aries 2000. Diversi i rappresentanti politici presenti, tra cui il coordinatore dell’Ulivo di Saronno Angelo Proserpio, il segretario cittadino dei Democratici di Sinistra Francesco Meneghetti, il capogruppo consiliare dei Ds Marco Pozzi, il consigliere comunale di “Una città per tutti” Roberto Guaglianone, Carlo Mazzola di Forza Italia e alcuni rappresentanti dell’”Italia dei valori”. Presente anche qualche commerciante del centro città, nonchè qualche associazione come l’uboldese “Eco 90”, rappresenta da Giovanni Tavecchia, o il neonato comitato “No Aries” di Uboldo.

Diversi gli interventi che si sono susseguiti durante la serata. Ad aprire l’incontro è stato il rappresentante del Social Forum Denis De Salvo, il quale ha illustrato le motivazioni (spiegate anche nella conferenza stampa di settimana scorsa) che hanno portato a organizzare la serata. Subito sono scattate da parte del Social Forum le prime proposte per la serata: costituire un comitato di cittadini che interagisca con le amministrazioni coinvolte, e lanciare una grande petizione popolare. De Salvo ha inoltre reso noto di aver invitato a partecipare alla serata tutte le forze politiche e le amministrazioni di Uboldo e Saronno. L’amministrazione di Saronno ha fatto pervenire una lettera nella quale afferma di non poter partecipare all’assemblea pubblica in quanto non è ancora stata presa una posizione ufficiale. (nella foto: i rappresentanti del Social forum di Saronno)

 

Il dibattito è poi proseguito con Giovanni Tavecchia che ha illustrato i contenuti del volantino distribuito nelle case degli uboldesi due settimane fa, sottolineando il fatto che proprio lunedì è partito il sondaggio telefonico proposto dal sindaco di Uboldo Ceriani. Per quanto riguarda il Centro proposto dalla Aries 2000, secondo il coordinatore del centrosinistra di Saronno Angelo Proserpio (nella foto) «si tratta di un progetto economicamente utile solo per il privato, ecologicamente insostenibile, culturalmente inaccettabile, socialmente dannoso». «L’amministrazione di Saronno dice di non essersi ancora espressa su questo progetto – ha dichiarato il consigliere comunale di minoranza Guaglianone – Ma in conferenza stampa l’Aries 2000 dichiara che la proposta viabilistica presentata ai comuni si è ottenuta soprattutto grazie all’aiuto dell’amministrazione di Saronno. Secondo Francesco Meneghetti segretario dei Ds «non siamo noi cittadini che dobbiamo chiedere spiegazioni, sono gli amministratori che devono venire da noi a dare chiarimenti. E poi ci sono le elezioni: dobbiamo impedire che in questi ultimi venti giorni di mandato, il sindaco uscente di Uboldo lasci un’eredità così pesante al proprio paese».

 

Guaglianone di "Una città per tutti" ha poi dichiarato di fronte a tutti i presenti che la minoranza del consiglio comunale di Saronno sta sottoscrivendo un documento che presenterà all’Amministrazione nel quel viene chiesto di indire, entro 30 giorni, un consiglio comunale aperto ai cittadini. «Abbiamo aspettato che il sindaco rispondesse a una nostra interrogazione – ha spiegato il consigliere – e nella risposta giuntaci Gilli tergiversa abbastanza. Adesso mettiamo a disposizione dei cittadini lo strumento del consiglio comunale aperto». In chiusura della serata sono stati presi dal Social Forum alcuni nominativi per la costituzione di un comitato. Mercoledì prossimo, sempre nella sala consiliare della scuola media Aldo Moro, alle 21 e 15, si costituirà ufficialmente il comitato per far così partire anche la raccolta firme popolare.

 


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Pubblicato il 21 Marzo 2002
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