Vola dal terzo piano del liceo, muore sotto gli occhi dei compagni

Il dramma questa mattina, 19 marzo, allo Scientifico. Il sostituto procuratore incaricato ha disposto l'autopsia sul corpo del ragazzo

Un volo dal terzo piano del liceo scientifico di Legnano, in via Galileo Galilei. È morto sul colpo uno studente di 14 anni, questa mattina (19 marzo) intorno alle 11, durante l’intervallo. Avrebbe compiuto 15 anni all’inizio di aprile ma con un gesto inspiegabile quanto fulmineo ha voluto porre termine alla sua esistenza. Forse il brutto voto nella verifica di inglese appena comunicato nell’ora precedente ha scatenato la tragedia, consumata nei pochi minuti della ricreazione. 

Sono circa le undici, dopo due ore di italiano arriva l’ora di inglese e la consegna della verifica, andata male a lui, ma anche a molti compagni della sua classe. Sono in molti a vedere scritto in rosso il risultato della prova. Ma il suo due, è quello più basso. All’inizio, come hanno successivamente raccontato i compagni, sembra non accusare più degli altri. Una reazione triste e sconsolata, ma nella media, come tutti gli altri all’apparenza. Suona la campanella e in classe rimangono in pochi. "Dai non prendertela, andiamo fuori" gli dice per consolarlo l’unico compagno che assiste all’intera scena. Nulla da fare, le sue parole sono inutili. Un attimo, quella finestra aperta sul cortile, una rincorsa, un piede sulla sedia, uno sul davanzale e giù dal terzo piano. Uno scatto così repentino da non lasciare all’amico nemmeno il tempo di una qualche reazione. L’impatto sul prato è tremendo e il giovane morirà sul colpo e a constatarne l’immediato decesso sarà un genitore, che fa il medico, che casualmente si trovava sul posto. 

Brillante, spigliato e una buonissima media. Carismatico al punto di essere stato eletto rappresentante di classe e così carino da riscuotere molto interesse fra le compagne e amiche. Aveva una ragazza, ma pare che non ci fosse alcun litigio fra i due. All’apparenza sembrava non avere alcun problema. Lo hanno raccontato insegnanti, compagni e la famiglia. Solo nell’ultimo periodo il suo rendimento aveva avuto un leggero calo, ma che non destava preoccupazioni, visto che nella pagella del primo semestre fra tanti sette e otto figurava solo una insufficienza in inglese. Può questo, insieme a quella che gli poteva sembrare una sconfitta fra tanti successi aver causato la tragedia? Un’ipotesi riduttiva. Il fatto rimane inspiegabile e sconvolgente. E non trova neppure alcuna spiegazione nel contesto familiare fatto di tranquillità e serenità. Persone stimate: il padre sottufficiale dell’esercito, la madre insegnante di religione, due sorelle, una studentessa nella stessa scuola del fratello, l’altra più grande di quattro anni studentessa al liceo artistico di Busto Arsizio. Nessuno riesce al momento a dare una qualche spiegazione di quella fulminea rincorsa che ha troncato la sua giovane esistenza nel cortile della scuola.  

Il corpo del ragazzo è stato trasportato all’obitorio dell’ospedale di Legnano ed è a disposizione dell’autorità giudiziaria.  Il magistrato incaricato è Ilda Bocassini, che ne ha predisposto l’autopsia.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 19 Marzo 2002
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