Eletti con Buffoni, voltano le spalle al loro leader

Si sfalda la lista civica. Lozito forma un gruppo misto, Giollo rimane ma si è iscritto all'Udc

Finisce con un fuggi fuggi generale l’avventura della lista Buffoni, il movimento civico che prese 3.600 voti alle elezioni del 2001, giocando sulla popolarità dell’ex sindaco Andrea Buffoni. Attratti dalla possibilità di sedersi su sedie più comode, hanno fatto armi e bagagli prima Marco Masci (passato a Forza Italia) e adesso Giuseppe Lozito, che ha costituito un gruppo misto. Lozito aderisce al movimento "Rinascita della Democrazia Cristiana", che a livello nazionale sta trattando l’ingresso nell’Udc. La rotta verso la maggioranza è tracciata. Con il cuore verso il carro del vincitore è anche Antonio Giollo, consigliere che ha sottoscritto la tessera nazionale dell’Udc, ma che ha dichiarato che resterà nel gruppo di Andrea Buffoni, salvo dimissioni. 
Eletti grazie al consenso personale dell’esponente socialista, i tre compagni di strada hanno, chi più chi meno, voltato le spalle a chi li ha portati in consiglio. Un trasformismo che il centrosinistra definisce da tempo ambiguo e immorale («sono la ruota di scorta della maggioranza»).
Andrea Buffoni ha preso la parola durante il consiglio comunale per chiarire il futuro politico della sua compagine. Un discorso partito dalla recente assoluzione al processo tangentopoli, e che ha ripercorso le tappe del suo clamoroso ritorno in politica. «Dopo otto anni di esilio politico mi sono esposto personalmente. La lista Buffoni sono io. Nessun consigliere ha raccolto da solo, con la sua faccia, 3.600 voti. C’è un programma, agli atti, che prevede punti di convergenza con la maggioranza e altri di contrasto. Continueremo su questa strada». 
Ma la chiarezza non ne guadagna. Roberto Bosco (FI) ha infatti detto che la maggioranza sarà molto sensibile alla minoranza della minoranza. Che vuol dire? Forse un primo esempio è quanto accaduto ieri sera nella nomina della Commissione di vigilanza e controllo, una istituzione prevista dalla legge e dallo statuto, ritenuta strategica, perché in grado di chiedere la verifica di ogni atto comunale. Alla minoranza spettavano tre consiglieri, tre alla maggioranza e il presidente ancora alle minoranze. Nonostante l’accordo tra i poli, una parte della Cdl votava per Antonio Giollo. Risultato: la maggioranza ha tre consiglieri, e l’opposizione due più Giollo che però è un iscritto dell’Udc, sottraendo di fatto un consigliere all’opposizione. Per Gianfraco Selvagio (DL) «si tratta di un atto grave che snatura la funzione di bilanciamento dei poteri di questa commissione».

Redazione VareseNews
redazione@varesenews.it

Noi della redazione di VareseNews crediamo che una buona informazione contribuisca a migliorare la vita di tutti. Ogni giorno lavoriamo cercando di stimolare curiosità e spirito critico.

Pubblicato il 12 Giugno 2002
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.