Italia-Svizzera, così vicine così lontane

Incontro al Caffè Letterario del Premio Chiara, all'interno della fiera Città di Varese, sul tema "La cultura che ci unisce"

Siamo vicini di casa, parliamo la stessa lingua, abbiamo radici comuni. Ma che cosa accomuna veramente l’Italia alla Svizzera, e che cosa le differenzia? Ne hanno discusso in un dibattito, intitolato "La cultura che ci unisce", moderato da Gottardo Ortelli (dell’associazione Amici di Piero Chiara), Giuseppe Curonici (storico) e Gualtiero Gualtieri (giornalista della Rtsi). Luogo prescelto il Caffè del Premio Chiara, all’interno della Fiera Città di Varese, nel luogo simbolo di un avvenimento definito "senza frontiere": l’isola insubrica. Giuseppe Curonici ha tracciato un excursus storico a partire dal Cinquecento per ricostruire e per dimostrare la vicinanza dei due popoli e la sovrapponibilità delle due culture a tutti i livelli. Un ruolo fondamentale è stato quello svolto dal clero che, fino alla costituzione della diocesi di Lugano, facilitava l’osmosi culturale tra le due terre confinanti. Uno scambio reso possibile dalle frequenti peregrinazioni dei preti, che dalle diocesi italiane giungevano al di là del confine con il loro bagaglio culturale. Il grande rinnovamento politico, indotto dalla Rivoluzione Francese e da Napoleone, avrebbe invece favorito uno scambio di riflusso. Infatti dopo la Restaurazione e dopo l’avvento degli Asburgo a Milano molti intellettuali, tra cui il filosofo delle Cinque Giornate, Carlo Cattaneo, trovarono rifugio in Canton Ticino. Secondo Curonici anche i cambiamenti del territorio contribuirono ad avvicinare culture diverse. Con il traforo del Gottardo, infatti, le contaminazioni tedesche arrivarono nella Svizzera Italiana e di riflesso anche nella vicina Lombardia.
Secondo Gualtiero Gualtieri il discorso della vicinanza e delle differenze è legato ai punti di vista. Che cosa ci unisce veramente? La lingua? Una minima differenza di pronuncia (nella parola stroliga la s sonora) puo’ rimarcare l’estraneità e la non appartenenza ad una comunità. E’ solo una questione di punti di vista? Negli anni una serie di luoghi comuni hanno condizionato la percezione dell’altro: "a Lugano non succede mai nulla", dicono i varesini, "a Varese non succede mai nulla" dicono i ticinesi. Per Gualtieri oggi questo tipo di non-conoscenza non è più giustificabile. La moltiplicazione dei mezzi di comunicazione ci permette non solo di conoscere un’altra cultura, ma anche di verificarla e i percorsi paralleli del Canton Ticino potrebbero insegnarci molto su fenomeni complessi, come quelli legati all’immigrazione.
Gottardo Ortelli ha quindi rilanciato il dibattito con la questione legata alla globalizzazione e sul portato della stessa in ambito regionale. Una battuta che Curonici ha mostrato di gradire, perché l’enclave Svizzera in territorio europeo rappresenta un risposta al tentativo di globalizzazione politica. Come Ralf Dahrendorfsostiene l’impraticabilità europea per quanto riguarda i processi decisionali, così Curonici spiega la scelta solo apparentemente esclusivista della vicina Confederazione. «In svizzera ci sono cantoni cattolici e cantoni protestanti, "cantoni di campagna" e "cantoni di città". Si parlano quattro lingue diverse. Non ci siamo unificati per 7 milioni di abitanti, figuriamoci per 300 milioni. Questa è una profonda convinzione del popolo svizzero». Per Gualtieri non tutti i processi di globalizzazione sono negativi, ci potrebbe essere anche una globalizzazione benigna se invece dell’economia avesse come oggetto i valori esistenziali.
Quantificare questa vicinanza o questa lontananza, dunque, rimane cosa assai difficile e forse la stessa nascita dell’Insubria come entità ibrida, a metà tra istituzione politica e invenzione etnogeografica, nasconde l’impossibilità di dare oggi una risposta certa.
 


Redazione VareseNews
redazione@varesenews.it

Noi della redazione di VareseNews crediamo che una buona informazione contribuisca a migliorare la vita di tutti. Ogni giorno lavoriamo cercando di stimolare curiosità e spirito critico.

Pubblicato il 17 Settembre 2002
Leggi i commenti

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Vuoi leggere VareseNews senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.