Lazzaroni, chiude il magazzino Gli operai trasferiti alla produzione

Nessun pericolo per i posti di lavoro, garantiscono i sindacati

Chiude il magazzino di distribuzione saronnese del biscottificio Lazzaroni. Recentemente erano circolate voci su una possibile instabilità economica della sede saronnese della storica azienda. La rappresentanza sindacale però assicura che non vi è alcun pericolo: l’azienda ha infatti assicurato che si tratta di una razionalizzazione che farà risparmiare appaltando il lavoro a una ditta esterna. Infatti la struttura funzionava come punto di smistamento per i prodotti provenienti dalla sede distaccata del biscottificio e che oggi opera in centro Italia.
Inoltre gli operai che lavoravano nel magazzino non perderanno il posto di lavoro, ma saranno destinati alla produzione. «Dalla dirigenza ci hanno assicurato che non ci sono problemi in vista, almeno a breve – spiegano le rappresentanze sindacali – Il lavoro va bene, anche perché sono stati recentemente chiusi dei buoni contratti con l’estero».
Nella sede di Saronno lavorano circa 80 persone, di cui 20 in uffici amministrativi. Tempo fa l’azienda aveva avuto qualche problema e per evitare la messa in mobilità di alcuni dipendenti, gli operai avevano deciso di effettuare 30 ore settimanali, in maniera tale che la perdita venisse distribuita su tutti. «Ormai, però, sono già quattro o cinque mesi che siamo tornati a lavorare 40 ore settimanali – proseguono i sindacati – Speriamo che la situazione prosegua in questa maniera. Male che vada lavoreremo per metà anno a 30 ore. Adesso il lavoro c’è, le prospettive, soprattutto con l’estero, pure».

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Pubblicato il 30 Ottobre 2002

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