Malpensa invasa dalle tute blu di Arese

L'aeroporto è rimasto bloccato per più di un'ora. Tensione con le forze dell'ordine

E’ stata una invasione in grande stile. Mille operai, giunti con 22 pullman, sotto le bandiere di Cobas, Cub e Cgil-Cisl-Uil. Rabbiosi, determinati, una scheggia di sessantotto nella pancia dell’aeroporto, anche negli slogan, nelle canzoni diffuse dagli altoparlanti. 

Blocco dei voli per un’ora, dalle 11 alle 12, tensione e forze dell’ordine schierate in massa. 

Una cosa è certa: la protesta degli operai dell’Alfa Romeo di Arese diventa ogni giorni più massiccia. 

Sono arrivati alle 10 e 25, davanti al terminal 1, accolti da un primo cordone di polizia. In pochi minuti, i manifestanti si sono schierati sulla strada, e hanno cominciato ad avanzare. 

Un primo timido tentativo di fermarli, da parte della polizia, ha acceso gli animi. 

Striscioni e ombrelli e slogan molto duri urlati a gran voce, in pochissimi minuti i mille operai sono giunti all’uscita 13 del settore partenze. 

Sono le 10 e 47. Una trattativa con la questura, ieri, aveva sancito l’accordo: presidio all’interno dell’aeroporto, dalle 11 alle 12, ma niente occupazione delle piste. 

Per qualche minuto un cordone di forze dell’ordine blocca l’entrata, ma la tensione sale alle stelle. 

Gli operai spingono con forza, la polizia cede. Le forze dell’ordine fanno cordone intorno, ma lasciano passare tutti. 

Nella calca una manifestante viene strattonata da un poliziotto, ma è l’unico episodio di rilievo. 

Dopo un breve corteo nell’atrio, i sindacalisti portano al centro della zona check-in un baracchino con i megafoni e cominciano una serie di comizi, che andrà avanti fino alle 12 e 15. 

Lo spazio aereo viene bloccato. Quattro velivoli rimangono fermi ai punti di partenza con relativi passeggeri. L’Enav si coordina con il centro volo di Bruxelles, gli arrivi vengono posticipati a dopo le 12. 

Durante l’occupazione il vicequestore della Polaria Gigliofiorito, il direttore di aeroporto Francesco Federico e il portavoce dei Cobas, Renzo Canavesi, portano avanti una delicata trattativa. 

Gli operai rinunciano a scendere in pista ma pretendono che nessun aereo parta o arriva; vogliono il blocco totale. Dopo le 11 e 30 il direttore di aeroporto è teso. 

Alcuni aerei convergono verso Malpensa e il direttore non può evitare di dare l’ordine di atterraggio. 

Nel frattempo, i passeggeri ai check-in continuano a rimanere in coda, confusi tra i manifestanti. Al presidio si uniscono operai della Sea, arriva anche la solidarietà del sindacato di polizia Siulp.  

Alle 12 e 20 gli operai decidono di lasciare l’aeroporto. Gli aerei ricominciano ad atterrare, mentre nell’androne vengono scanditi slogan molto duri contro la famiglia Agnelli. 
Aeroporto bloccato per più di un’ora, nessun ferito, questo il bilancio finale. Ma la rabbia e la compattezza dei dipendenti dell’alfa Romeo è stata ancora una volta impressionante. Professionale e sensato, l’atteggiamento delle forze dell’ordine. I manifestanti di Arese hanno animi molto accesi, una minima scintilla avrebbe provocato guai peggiori di un blocco dei voli.


Redazione VareseNews
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Pubblicato il 21 Novembre 2002
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