«Le telecamere non servono a niente; bisogna far vivere la città»

Luca Carignola (DS) si scaglia contro la recente delibera del progetto "Città sicura"

I Democratici di Sinistra si scagliano contro la recente delibera sulla sicurezza approvata dal consiglio comunale. Delibera con la quale si rinnovava la convenzione per la gestione del servizio di Polizia municipale "Città sicura", all’interno della quale è prevista anche l’installazione di telecamere di video-sorveglianza e la nascita del vigile di Quartiere.

«È opportuno premettere che la sicurezza dei cittadini sta a cuore a tutte le forze politiche – spiega il segretario di partito Luca Carignola – In merito alla convenzione "Tradate città sicura", ci si chiede innanzitutto se esitano i presupposti per un impegno di spesa del Comune di oltre 200 milioni delle vecchie lire, ovvero se esista quest’esplosione di criminalità che giustifichi l’adozione di tali misure a Tradate; a tale proposito si lamenta quindi la mancanza di un’approfondita e condivisa valutazione del problema sicurezza con i Carabinieri di Tradate, i quali hanno di fatto semplicemente preso atto di scelte già compiute». 

I Democratici di Sinistra considerano anche sbagliato l’utilizzo delle telecamere definendola «una pratica che a Tradate sarà inefficiente e costosissima. Inefficiente perché copre un limitatissimo arco di angoli della città, presuppone un organico elevato che attualmente non c’é, e comunque (lo dice l’esperienza di città dove è già stato adottato) é un sistema facilmente eludibile e non dotato di efficacia preventiva».
«Si dice poi che la video-sorveglianza potrebbe essere utile contro le violazioni al Codice della Strada – prosegue Carignola – fintanto che vigerà il principio dell’immediata contestazione dell’infrazione, sancito dalla Cassazione (i ricorsi contro le telecamere di Milano sulle vie a traffico limitato insegnano qualcosa), le riprese non potranno avere nemmeno questa utilità. Vi é poi un problema di privacy da non sottovalutare, soprattutto se sono i privati ad essere incentivati nell’installazione delle videocamere». 

Per quanto riguarda il vigile di quartiere, il partito di opposizione lo considera favorevolmente, ma «allo stato attuale privo di qualsiasi utilità: 4 ore a settimana per zona, di fatto attuano una presenza sul territorio del tutto ridicola! Noi crediamo che debba essere in primo luogo istiuito un tavolo permanente di confronto fra amministrazione comunale, Poliza Municiple e Carabinieri di Tradate, al fine di individuare, dati alla mano, il livello di criminalità di Tradate e organizzare un vero coordinamento dei corpi di polizia; in ogni caso va poi aumentato il numero di Vigili urbabni, corpo attualmente al di sotto del suo organico del 50 per cento».

Altra proposta, secondo il segretario cittadino dei Diesse, è quella di far «riappropriare i cittadini del loro territorio, promuovendo iniziative culturali e coinvolgendo tutte le fasce della popolazione, al centro come nelle periferie, perché una città viva, aperta e partecipata non dà terreno alla criminalità».

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 07 Marzo 2003
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