Pacifisti puntano sulla Nato
Solbiate Olona - Presidio davanti alla caserma Ugo Mara. È la prima manifestazione provinciale dall'inizio della guerra, ma le adesioni arrivano anche dall'altomilanese
Come a Camp Darby e come ad Aviano. L’avevano annunciato prima della guerra. Ora i pacifisti puntano sulla caserma Ugo Mara di Solbiate Olona. Sabato 29 si svolgerà infatti il presidio davanti alla caserma Nato e ad organizzarlo è stato il Coordinamento provinciale per la pace al quale aderiscono una quarantina fra associazioni, forze politiche e organizzazioni di tutta la provincia. Il presidio, come annunciano i promotori, avverrà contemporaneamente alla manifestazione che si svolgerà davanti all’altra caserma Nato lombarda, quella bresciana di Ghedi. Dopo le iniziative e i cortei locali è la prima manifestazione provinciale e la sua eco sta arrivando oltre il confine di Varese. Vi hanno aderito infatti il Movimento Antifascista di Cerro Maggiore, il Circolo di Asterics di Legnano, il Comitato per la Pace alto Milanese.
Sarà un assedio pacifico. Lo assicurano gli organizzatori che manifesteranno sulla rotonda poco distante dalla caserma. Per questioni di sicurezza infatti non potranno avvicinarsi alle recinzioni, ma si farà di tutto per strappare un si ad un corteo. «Tutto quello che cercheremo di fare, se potremo, è di appendere delle bambole insanguinate e mutilate sulle recinzioni della caserma» spiega Oscar Bellosi del Varese Social Forum. Non è una base statunitense come quella di Aviano o Camp Darby, ma sulla scelta della caserma Ugo Mara non ci sono dubbi. «Era una esigenza sentita da tutti dalla Rete di Lilliput ai Social forum – dice – anche se questa guerra non si combatte sotto l’egida della Nato e dell’Onu, questo presidio conserva comunque il suoi valore simbolico, lì dentro si addestrano militari per fare la guerra e abbiamo anche il sospetto che alcuni di loro abbiamo partecipato a operazioni di supporto e collegamento con le basi di Camp Darby».
Ci saranno i movimentisti, ci saranno Cgil Cisl e Uil e i partiti: la Margherita, i Democratici di sinistra i Comunisti Italiani, Rifondazione Comunista.
Una manifestazione dal valore simbolico molto forte e le forze politiche lo sanno. «Ne siamo consapevoli e ci prendiamo tutte le responsabilità del caso – spiega Alessandro Meazza segretario bustese dei Ds – apprezziamo tutti quei cittadini che hanno esposto dal loro balcone le bandiere della pace, ma è chiaro che una forza politica si debba spendere di più e fare un’azione in più, quella di sabato sarà la testimonianza di una strategia e del nostro no alla guerra in atto da tempo».
«Contro la guerra che uccide la popolazione e devasta l’ambiente, favorisce il terrorismo in una perversa spirale di morte che si alimenta a vicenda! la guerra deve essere fermata». Dice il manifesto della manifestazione che fissa l’appuntamento alle tre del pomeriggio di sabato 29.
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