Recupero dell’ex Avir: scelto il progetto
Sesto Calende – Il concorso di idee indetto dalla Aba che si occuperà del recupero è stato aggiudicato. Primo classificato è l'architetto Sgrò
Per il recupero della ex vetreria di Sesto Calende era stato indetto un concorso di idee. Ora la gara fra architetti promossa dall’immobiliare di Monza Aba, che effettuerà l’opera, ha un vincitore. Il progetto scelto è quello dell’architetto Giuseppe Sgrò. Le carte in concorso rappresentano un “affinamento progettuale” poiché un progetto iniziale esiste già. «Con questo passaggio dall’esito positivo – commenta il sindaco Roberto Caielli – ci si avvicina al momento della decisione finale sulla soluzione da dare al piano integrato di intervento che ha già passato l’approvazione della Regione».
Tutti i progetti presentati saranno presto esposti in una mostra nel Palazzo Municipale durante le prossime settimane. Sarà l’occasione per presentare la soluzione progettuale definitiva che potrebbe, seguendo i consigli della giuria del concorso, integrare le idee dei primi due progetti selezionati.
«Un progetto trasparente e lineare, dove lo spazio pubblico diventa passe par tout nel quale si inseriscono le strutture commerciali, ricettive e residenziali». Queste alcune delle motivazioni addotte dalla commissione giudicante, che non ha mancato di rilevare il ruolo determinante assunto dall’acqua . «Il fiume Lenza trova una propria riqualificazione in un’ampia fascia di verde fluviale, ma anche un sistema di vasche d’acqua si pone come fascia di moderazione tra il fronte del centro commerciale e la sequenza dei corpi residenziali».
Ma è stato giudicato positivamente anche il secondo progetto classificato, presentato dall’architetto Remo Dorigati. Per questo la commissione ha suggerito di integrare i due lavori.
E visto che si parla tanto di centro commerciali, Caielli non ha mancato di sottolineare che «il recupero dell’ex Avir non è una realizzazione commerciale, ma un recupero urbano, di cui il commercio è solo una parte, contenuta in termini fisiologici e con misure molto inferiori a tutti i casi degli altri comuni di cui si legge sui giornali».
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