Frera, esposizione permanente per le moto che hanno fatto la Storia
Il museo sorgerà negli ex stabilimenti dell'azienda, sopra la biblioteca attualmente in costruzione. La Frera costruiva le moto utilizzate nella prima guerra mondiale
Un museo per ricordare la prima grande fabbrica della città, la Frera. Si tratta di quella industria che per quasi tre decenni, all’inizio ‘900, è stata l’azienda leader nel mondo nella produzione di motocicli, l’unica in tutta Europa.
Il museo sorgerà sopra la nuova biblioteca comunale, attualmente in costruzione proprio negli ex stabilimenti della Frera in viale Zara. L’edificio, di proprietà del comune, ha fino ad oggi ospitato gli automezzi comunali e da oltre due anni vi stanno lavorando operai e muratori con l’obiettivo di far tornare a splendere lo storico edificio tradatese.
La storia della Frera. La "Società Anonima Frera" nasce nel 1905 fondata da Corrado Frera emigrato dalla Prussia qualche anno prima. La fabbrica di Tradate si occupa subito di costruzione di cicli e motocili ed è il primo vero insediamento produttivo della città. Insediamento che, nel giro di pochi anni, ha raggiunto anche i 700 dipendenti. La Frera è anche stata la prima fabbrica di motociclette di tutta Europa.
Il settore militare non si lascia sfuggire l’occasione e durante la prima guerra mondiale sono le commesse militari a fare il successo dell’azienda (sono della Frera tutte le motociclette che si vedono nei film sul primo conflitto mondiale). Il successo prosegue anche nel primo dopoguerra, ma non dura molto: alcune commesse militari vengono annullate e il settore civile non basta a mantenere in piedi l’azienda. Nel ’33 l’azienda è costretta a dichiarare fallimento e la fabbrica di Tradate viene chiusa.
Dopo aver ospitato diverse aziende nel corso dei decenni, gli edifici dell’ex stabilimento Frera vengono acquistati dall’amministrazione comunale all’inizio degli anni ’80 e vengono usati come magazzino in attesa di essere ristrutturati.
Cosa sorgerà. Negli ex stabilimenti della Frera di via Zara, infatti, oltre alla sede della nuova biblioteca comunale (la più grande della provincia) sorgeranno, al piano rialzato, 300 metri quadri che saranno destinati a un pezzo di storia della città e d’Europa: il museo della Frera. Si tratta di un’area dove vi sarà un’esposizione fissa di motocicli storici risalenti ai primi anni del ‘900, mentre una sezione del museo sarà dedicata a un allestimento di moto moderne che sarà costantemente aggiornato.
Le moto storiche saranno fornite da diverse associazioni quali Moto Club Tradate, Motocicli Amatori Moto Frera, nonchè da numerosi privati e amatori che metteranno a disposizione i propri modelli. Il completamento della biblioteca e del museo dovrebbe avvenire al più tardi entro un anno.
Il sindaco di Tradate. La ristrutturazione degli edifici, possibile grazie anche a un contributo provinciale, è stata fortemente voluta dall’attuale sindaco Stefano Candiani che sta portando avanti il progetto da quando, nella passata amministrazione Galli, ricopriva il ruolo di assessore alla cultura. «L’intenzione è quella di non creare un museo statico, ma in continuo movimento – spiega il primo cittadino – vogliamo creare uno spazio vivo».
«È necessario che le nuove generazioni conoscano da dove arriva il benessere dei tradatesi di oggi – conclude Candiani – Con questa opera vogliamo mantenere viva la memoria della prima fiorente attività industriale della città».
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