Dalla Regione 242 milioni di euro per l’acquisto di autobus a metano

Il denaro stanziato per il trasporto urbano nelle sei aree critiche della Lombardia

Sempre meno gasolio e, invece, più metano per il trasporto urbano nelle sei "aree critiche" della Lombardia, Milano, Bergamo, Brescia, Como e Sempione, ossia 136 Comuni con 4 milioni di abitanti. Dovranno essere infatti a metano i nuovi autobus i nuovi autobus acquistati con i contributo stanziati dalla Regione.
E’ il dato più eclatante di un vasto piano di rinnovamento del trasporto pubblico locale lombardo, per il quale la Regione mette a disposizione degli enti locali 242 milioni di euro. L’80% per cento di questo stanziamento è destinato all’ammodernamento del parco autobus. Il rimanente servirà per apportare migliorie a tram, filobus e metro (13%), per la bigliettazione elettronica e la diffusione di impianti di distribuzione del metano per autotrazione (5%) e per l’ammodernamento degli impianti a fune (2%).
Con le risorse regionali, gli enti locali potranno finanziare l’acquisto di circa 2.400 nuovi autobus, su un totale di 6.100 circolanti, (altri 1.500 bus negli ultimi tre anni sono già stati sostituiti con contributi regionali).

Tutto ciò è previsto in un Accordo con Province e Comuni capoluogo, approvato dalla Giunta su proposta dell’assessore alle Infrastrutture e Mobilità, Massimo Corsaro. In base a tale Accordo, la Regione assegnerà i contributi a quegli enti locali che presenteranno precisi piani di rinnovamento e di acquisto e che effettueranno le gare per l’affidamento dei servizi di trasporto pubblico locale.
I nuovi autobus dovranno essere alimentati a metano, gpl, idrogeno o gasolio ecologico (cioè a basso tenore di zolfo). Naturalmente potranno anche essere elettrici, cioè ad emissione nulla.
Nelle 5 "aree critiche" della Lombardia sarà pertanto finanziato esclusivamente l’acquisto di autobus a metano per i servizi urbani (ma anche la conversione da gasolio a metano), in quanto questo combustibile garantisce attualmente il minor impatto ambientale. Fuori dalle cinque "aree critiche" e comunque per le tratte extraurbane sarà finanziato anche l’acquisto di nuovi mezzi a gasolio ecologico, come pure l’adozione sui mezzi circolanti di particolari sistemi di filtraggio funzionanti con gasolio ecologico. Anche questa soluzione offre buone garanzie di abbattimento delle emissioni.

"Manteniamo gli impegni assunti con il Libro azzurro per la Mobilità e per l’Ambiente – commenta il presidente Roberto Formigoni – anticipando le scadenze previste dalle norme europee. Abbiamo sempre detto che il diritto alla mobilità e la salvaguardia dell’ambiente sono due linee strategiche fondamentali, per nulla in contraddizione tra di loro. Questo provvedimento è nella logica della mobilità sostenibile: rende il servizio più efficiente per i cittadini, puntando anche all’economicità, e nello stesso tempo consente di abbattere decisamente le emissioni inquinanti, in particolare le polveri sottili, che notoriamente sono il nostro nemico più insidioso".
"Questo intervento – spiega l’assessore Massimo Corsaro – renderà le gare per l’affidamento di trasporto pubblico locale anche più appetibili per le imprese: potendo contare sui nostri contributi per l’acquisto di nuovi veicoli – per gli autobus a metano stiamo pensando anche di aumentare il contributo regionale dal 50 al 70% – , esse saranno in grado di presentare le loro offerte assicurando un’elevata qualità di servizio per gli utenti lombardi. D’altro canto l’impegno della Regione verso gli enti locali è condizionato all’effettivo avvio delle procedure concorsuali per l’affidamento dei servizi; e l’erogazione dei fondi avverrà solo dopo l’aggiudicazione dei servizi stessi".

Il sistema del trasporto pubblico su gomma, che interessa attualmente, in Lombardia, 128 aziende e 16.000 addetti, sviluppa un volume di traffico di 600 milioni di passeggeri all’anno e 278 milioni di chilometri percorsi".
I piani presentati da Province e Comuni dovranno anche prevedere:
– la sostituzione dei mezzi di età superiore a 15 anni
– un parco circolante con un’età media non superiore a 8,5 anni per quelli urbani, e 9,5 per quelli extraurbani
– almeno il 50% degli autobus urbani e il 40% di quelli extraurbani dovrà essere privo di barriere architettoniche e quindi adatto al trasporto di disabili (piani ribassati e dispositivi per il carico di sedie a rotelle)
– i nuovi mezzi dovranno essere dotati di impianti di condizionamento o climatizzazione ed avere una rumorosità ridotta (massimo 79 decibel per i bus più potenti).

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Pubblicato il 28 Maggio 2003
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