Da Strasburgo a Varese: la foga liberista continua

Intervento del segretario provinciale del Prc, Giovanni Bonometti

Riceviamo e pubblichiamo

Chi comincia bene è già a metà dell’opera: se questo dovrebbe valere per il debutto del semestre europeo a guida italiana iniziamo pure a contare i giorni uno ad uno, sperando che finisca al più presto, visto comunque che a metà dell’opera forse già ci siamo se l’obbiettivo era quello di farci ridere dietro dall’Europa intera.

Gran bel figurone quello che il super-indagato e super-immune cavaliere di Arcore ha procurato al suo popolo e alle sue Istituzioni, un vero guerriero (armato di spada e colapasta in testa) che, mentre i suoi alleati di Governo si nascondevano sotto i banchi, ha dato dei "turisti della democrazia" ai parlamentari europei un po’ preoccupati per lo stato di salute, quanto a democrazia, del nostro Paese. Ù

Poi quell’increscioso insulto che contiene lo sberleffo diretto agli internati nei campi di concentramento nazisti, cosa che ha irritato pure il suo vicino di banco in camicia nera Gianfranco Fini, che gli avrà consigliato più stile nell’insultare la storia. Ma non c’è problema, il nano politico tricolore (non è una questione di statura fisica) stava solo scherzando.

Così l’Italia irrompe sulla scena di Strasburgo con un "Forza Europa" un po’ grottesco, che suggerisce qualcosa di più di un incidente diplomatico, l’ennesima riconferma del dna di chi ci governa.Tutta la casa delle libertà si dilegua di fronte alla figuraccia, tranne le camicie verdi di Bossi che, nel loro spirito di contraddizione, fanno il tifo al Cavaliere.

A fianco di questa dimostrazione di stile, Berlusconi manda in scena il suo discorso di insediamento: un intriso di politiche neoliberiste e di suggestioni. Un progetto di Europa bisognosa di identità propria, purchè la sua identitità ricalchi le aspettative e i desideri di George dabliù Bush.

Ma l’avvio del semestre riserva ancora grandi appuntamenti per il nostro Paese: il Ministro Maroni, il cui partito ha ancora le mani calde per le ovazioni al Cavaliere, ha invitato i suoi colleghi Europei nella nostra Provincia (ma non sarà in imbarazzo?).

Quale onore per tutti i cittadini varesotti che assistono in questi giorni ai preparativi in grande stile per i tre giorni che ospiteranno il G31 (che pare il nome di un’arma battereologica).Tanto è il numero dei Ministri UE (e aspiranti tali) che si sono dati appuntamento nella Città Giardino, per vedere la Villa Ponti, per mandare le loro gentili consorti a fare lo shopping con lo sconto, per far parlare un po’ del pericolo sicurezza dovuto a violente manifestazioni che si starebbero escogitando per l’occasione.

L’unica cosa che non si dice, strano ma vero, è di che cosa mai discuteranno questi signori pur in quello che viene chiamato "vertice informale": non verranno solo in vacanza a spese nostre!

E infatti saranno tutti impegnati a discutere di politiche del mercato del lavoro, di lavoro sommerso e di una fantomatica "strategia di Lisbona", che in realtà significa: come precarizzare meglio il lavoro (hops! si dice "renderlo più flessibile"), quale altra strategia utilizare per fare aumentare il lavoro sommerso anziché ridurlo (visto quelle utilizzate sinora) e di come mettere in pratica al meglio le contrazioni dei diritti dei lavoratori che hanno discusso a Liosbona un anno fa.

Tutti felici quindi e anche tutti onorati di ospitare uno di questi appuntamenti che tanto si rendono utili per i lavoratori e le lavoratrici e per le fasce deboli, sempre più numerose grazie a loro e alle loro politiche.

Rifondazione Comunista, è invece lieta di invitare la popolazione agli appuntamenti che insieme a tante altre associazioni della nostra provincia si sono organizzati per discutere ed approfondire i temi importanti del lavoro, della precarietà, dei diritti sociali e della democrazia e che verranno annunciati in una prossima conferenza stampa.

 

Il Segretario provinciale di Rifondazione Comunista
Giovanni Bonometti

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 03 Luglio 2003
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