Strade pericolose: «Chiedete i finanziamenti alla regione»

Per Legambiente sul Sempione ci sono incroci insidiosi, causa di frequenti incidenti. Così gli attivisti hanno scritto alla Provincia affinché acceda alla richiesta di fondi per rendere sicure le strade

Le strade di Busto Arsizio sono pericolose e servono interventi per rendere sicuri alcuni incroci segnati da frequenti incidenti. L’allarme è quello del circolo cittadino di Legambiente che ha scritto al presidente della Provincia Marco Reguzzoni ( e per metterli a conoscenza anche ai sindaci di Busto, Castellanza e Olgiate Olona) invitandolo a richiedere i finanziamenti regionali dedicati proprio alla sicurezza stradale e alla riduzione dell’incidentalità. Entro la fine del mese, dovranno essere infatti presentati progetti per la sicurezza stradale, e gli attivisti del Cigno verde suggeriscono di presentare alcuni progetti sulle strade che affliggono la circolazione in entrate e uscita da Busto.

"L’assessorato alla Mobilità nella nostra regione ha stanziato trenta milioni di euro per ridurre l’incidentalità delle strade lombarde – scrivono gli ambientalisti – tramite i fondi, gli enti possono riqualificare tratti delle loro strade dove il numero di sinistri è rilevante"

Oltre a sollecitare la Provincia, il circolo di Legamebiente suggerisce due punti molto critici della viabilità bustese sui quali intervenire.

"Vogliamo segnalare all’Amministrazione provinciale la pericolosa immissione di via Dei Sassi sul Sempione, in zona ospedale, presso i campi da tennis". Si tratta di un incrocio molto incidentato a causa dell’elevata velocità che gli automobilisti tengono sul Sempione. E lo svincolo rappresenta un percorso obbligato per migliaia di automobili, motocicli e biciclette ed i loro conducenti per recarsi all’ospedale. "Spesso non solo in senso figurato, purtroppo" commentano rammaricati gli ambientalisti.

Anche l’immissione in via Monte Sacro, dove sorge un vasto insediamento industriale ed artigianale, non risulta meno pericoloso. "Sarebbe opportuno realizzare una rotonda alla francese ampia sui trenta metri, dato che lo spazio non manca".

Ma altrettanto insidioso risulta il tratto del Sempione compreso tra i Cinque Ponti e Castellanza. "La natura urbana di questi pochi chilometri ha trasformato una strada internazionale in un’esposizione commerciale, con gravi problemi di viabilità – aggiunge Legambiente – per non parlare dei Cinque Ponti volutamente, vorremmo che si considerino necessarie alcune rotatorie su questa statale".

Sono tre le rotonde proposte. La prima sull’incrocio con le vie Genova, Olgiate Olona e Torino, la seconda sull’incrocio con via Tasso, la terza sull’intersezione di Buon Gesù, tra Castellanza e Olgiate Olona. "In tutte questi incroci non manca lo spazio realizzare rotonde sufficientemente ampie e sicure per tutti i mezzi, biciclette e soprattutto pedoni".

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Pubblicato il 17 Settembre 2003
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