Canton Ticino, torna in sella il consigliere esautorato

Patrizia Pesenti continuerà a ricoprire la carica al Dipartimento Sanità e socialità dopo la storica "sfiducia" di venerdì scorso

Ed alla fine il principio della concordanza ha prevalso. Patrizia Pesenti, la consigliera di Stato ticinese esautorata appena venerdì scorso da gran parte delle sue funzioni in seno al Governo, torna in sella con piena potestà sul Dipartimento Sanità e socialità: così è stato deciso questo pomeriggio a Bellinzona, al termine della lunga riunione tra i membri dell’Esecutivo. La crisi di Governo – un caso più unico che raro nella storia dell’intera Confederazione – viene dunque chiusa, anche se le norme del compromesso hanno condotto ad una decisione che è atipica non già nella sostanza, quanto nel fatto che essa viene comunicata "coram populo": i 5 consiglieri di Stato hanno infatti sottoscritto un impegno formale al fine di evitare che situazioni consimili abbiano a ripetersi. 3 i punti qualificanti il nuovo accordo di compromesso: a) tutti i consiglieri di Stato si impegnano a collaborare all’esecuzione ed alla realizzazione di obiettivi, programmi e decisioni del Governo, anche se votati a maggioranza; b) i funzionari dell’Amministrazione cantonale risponderanno – come del resto è stabilito da un dettato costituzionale – all’autorità dell’intero Collegio governativo, e nessun Dipartimento potrà attuare operazioni ostruzionistiche al raggiungimento sia dei risparmi sia degli obiettivi del Preventivo; c) ciascun consigliere di Stato si impegna a non contrastare in pubblico le decisioni adottate a maggioranza dal Governo, pur mantenendo il diritto di far conoscere pubblicamente la propria opinione divergente. Le conseguenze dell’accordo raggiunto oggi sono facilmente deducibili: a) Patrizia Pesenti, il cui partito ha senza dubbio beneficiato di una pubblicità clamorosa ad urne aperte (l’avanzata socialista in Ticino è stata rilevante ed oltre ogni attesa, anche se non ha fruttato la conquista di un terzo seggio al Consiglio nazionale), "recupera" il pieno controllo sul Dipartimento ma accetta che i suoi funzionari operino nel rispetto delle prerogative dell’Esecutivo; b) da ora in poi sarà sempre più difficile il venire a conoscenza del "dietro le quinte" di Palazzo delle Orsoline; c) rimane insoluto il problema del bilancio preventivo 2004, laddove proprio i "tagli" alla crescita delle spese nel Dipartimento della Pesenti erano stati causa del "congelamento" della consigliera di Stato.

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Massimo Soncini

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Pubblicato il 22 Ottobre 2003
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