I gladiatori firmati De Chirico. Una mostra per la prima volta rilegge le opere su questo tema del maestro italiano
Inaugura a Villa Panza una inedita esposizione che approfondisce un tema poco studiato dalla critica e ricostruisce per la prima volta la "Sala dei gladiatori" della casa di Lèonce Rosemberg
Marco Magnifico, direttore generale del FAI, lo aveva anticipato in una recente intervista a Varesenews: «Le scelte espositive di Villa Panza cadranno su progetti più sofisticati, con una grande mostra all’anno che porti sul colle di Biumo importanti capolavori» e di certo la esposizione che aprirà domani "Giorgio De Chirico. Gladiatori, 1927-1929" inaugura questa nuova stagione.
Con una scommessa coraggiosa, la mostra presenta una selezionatissima scelta di opere realizzate da De Chirico tra il 1927 e il 1929 durante il soggiorno a Parigi, che hanno come rappresentazione la lotta dei gladiatori. Un tema che come bene ha spiegato il curatore Paolo Baldacci è stato poco studiato dalla critica poiché accusato più volte di nascondere l’esaltazione del Fascismo nel mito della romanità. «La nuova ed inedita lettura che invece viene fuori dall’analisi di questi dipinti – continua Baldacci – è una interpretazione ironica della violenza e del mito dell’antica Roma. Quando sono stato invitato a studiare questi dipinti per allestire la mostra non immaginavo che sarebbero emersi elementi e considerazioni così nuove. È incredibile la ricchezza di citazioni che l’artista fa da Caravaggio, Bronzino o Picasso. Il tema è infatti vicino alle tauromachie del maestro spagnolo ed unisce diversi elementi di ispirazione: il fascino primordiale e ambiguo della violenza accostato all’antico tema della lotta degli opposti, la coincidenza ideale e plastica di dinamismo e immobilità»
De Chirico dipinge il suo primo gladiatore nel gennaio del 1927, ritornando più volte sul tema e realizzando nel 1929 ben 61 tele. La lotta viene esorcizzata da uomini senza volto, ed ironicamente combattuta in spazio senza tempo. Un vecchio spesso ammira pensieroso i nudi corpi avvinghiati: la rappresentazione del padre autoritario, nella lettura di Baldacci.
Vera chicca della mostra è la ricostruzione nelle sue reali proporzioni della "Sala dei gladiatori" della casa di Lèonce Rosemberg, grande mercante d’arte proprietario della Galerie de l’Effort Moderne a Parigi. Nel 1929 commissiona a De Chiridco la decorazione della sala del ricevimento, che dopo lo smembramento del 1931 viene per la prima volta riunita a Villa Panza. Essa rappresenta l’unico "ambiente" realizzato da De Chirico, di cui ha curato anche la scelta dell’arredamento.
La difficoltà riscontrate nell’allestimento della mostra sono nate dalla dispersione delle opere, di alcune delle quali si ignora ancora la collocazione.
LA MOSTRA
GIORGIO DE CHIRICO. GLADIATORI, 1927-1929
Dal 4 ottobre al 14 dicembre
Villa Menafoglio Litta Panza
Orari:tutti i giorni 10-18. Chiuso il lunedì
Ingresso Euro 5,00
Info: 0332.283960
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