La piscina risorge dalle ceneri

La piscina comunale risorge dalle ceneri. Dopo il progetto dei privati, per il quale era già stata avanzata richiesta in comune diversi mesi fa, e la dichiarazione del sindaco Stefano Candiani di voler procedere con un "project financing", l’amministrazione ha inserito la spesa per in completamento della piscina nel piano triennale delle opere pubbliche.
Il totale del costo dell’intervento è ci circa cinque milioni di euro. A carico dell’amministrazione comunale sono circa due, esattamente la stessa cifra che era stata stanziata due anni fa. Il resto sarà coperto da privati in cambio della gestione delle struttura per un periodo di tempo, ancora da definire, tra i 20 e i 30 anni. Inoltre è prevista la sistemazione della viabilità circostante. 

Il progetto presentato in Comune è di una nota società della zona che si è già occupata in passato della costruzione e della gestione della grande piscina di Cassano Magnago. Numerose le migliorie e le novità alla struttura che si sarebbe voluta costruire precedentemente con i soli soldi del Comune. Il vecchio progetto prevedeva, infatti, la realizzazione di due vasche: una da 25 metri e una più piccola per i bambini. Il progetto presentato dalla società prevede diverse novità: una terza vasca in cui svolgere attività di ginnastica in acqua, una palestra per attività di body-fitness, un ristorante-bar e una sauna. Inoltre, per il futuro, vi sarebbe la predisposizione a creare, con un ulteriore investimento, una vasca all’aperto da 50 metri (dimensioni olimpioniche) con il rispettivo solarium. 

Per l’estate dovrebbe ripartire il cantiere, fermo ormai da due anni, dopo la vecchia azienda appaltatrice aveva chiesto più soldi al Comune. «La minoranza finora ha sparato a piombo contro la piscina – commenta Candiani, soddisfatto del progetto presentato dai privati -. Mi sembra di vedere una partita della nazionale in cui un tifoso italiano gioisce per un’ammonizione a nostro giocatore perché non è del suo club. C’è bisogno di più senso delle istituzioni, non di gioire di fronte agli ostacoli».