Linea elettrica in tilt, 60 famiglie al freddo per oltre venti ore
Anche il primo cittadino fra le persone rimaste al buio. «Avevamo 8 gradi in casa, è ora di trovare una soluzione»
Un fine anno con maglione di lana e caminetto acceso. Ma non stiamo parlando di un romantico scampolo di 2003, magari in un accogliente chalet d’alta montagna, ma della disavventura accaduta ad una sessantina
di famiglie di Castello Cabiaglio (nella foto, il paese visto dalla provinciale) in Valcuvia. Un disagio dovuto alla nevicata che ha messo in crisi il sistema elettrico del paese, a tal punto da costringere il sindaco (sfortuna vuole, proprio una delle tante ad essere colpita dal disagio) a scrivere una lettera di protesta all’Enel.
L’interruzione energetica è avvenuta dalle 22.30 circa di domenica 28 dicembre e si è protratta per 22 ore nelle vie Marconi, San Rocco, Alla Cava e XXV Aprile.
Nel mirino delle proteste del sindaco e dei cittadini «il funzionamento di un "anello" che avrebbe dovuto collegare le menzionate vie alla linea proveniente da Cittiglio, qualitativamente superiore – si legge nella missiva».
Una situazione intollerabile, insomma, anche a fronte delle diverse segnalazioni fatte pervenire all’Enel e finora, a detta del sindaco, ancora inevase.
«Ogni volta che nevica o che il paese viene investito da un violento temporale questo inconveniente si ripete – conclude il sindaco Elena Manzoni – . Un conto è restare senza luce d’estate, quando il disagio è limitato. Ma con una forte nevicata e l’impossibilità di muoversi molte famiglie hanno avuto seri problemi, specialmente con i bambini e con gli anziani. Nelle ore di crisi ho fatto un giro in alcune abitazioni e posso testimoniare che alcune famiglie, senza il camino, sono dovute restare in casa con meno di otto gradi di temperatura: l’assenza di luce ha difatti bloccato le caldaie».
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