«Troppi detenuti e mancanza di farmaci al carcere di Busto»
Dopo una visita al penitenziario di via per Cassano il consigliere regionale del Prc Giovanni Martina ha ricordato i problemi che affliggono la struttura
Sovrannumero, mancanza di farmaci e di personale infermieristico adeguato sono solo le punte dell’iceberg dei tanti problemi che vive il mondo carcerario in generale. Anche nella casa circondariale di Busto Arsizio la situazione non è delle migliori come spiega il consigliere regionale del Prc Giovanni Martina che, accompagnato per l’occasione dal compagno di partito Saverio Ferrari, ha fatto visita al penitenziario bustese: «La situazione rispetto ad alcuni mesi fa non è mutata. In una struttura costruita per ospitare 174 detenuti oggi ve ne sono 399, di cui 205 con condanna definitiva. Centottanta sono stranieri e 76 sono tossicodipendenti. Si è quindi superato il numero di 280 detenuti che è considerata la soglia massima di tolleranza. Ma i problemi sono anche altri e riguardano come si vive all’interno del carcere. Mancano i farmaci e non sono stati rinnovati più i contratti all’ortopedico, all’oculista e al dermatologo che operavano all’interno, per i tagli decisi dalle finanziarie degli ultimi due anni. Gli infermieri invece lavorano per una cooperativa in una condizione contrattuale precaria e con poche motivazioni. Molte volte per reperire le medicine bisogna far ricorso ai parenti dei detenuti, nonostante una delibera regionale approvata nell’agosto 2003 che stanziava 4 milioni di euro per l’acquisto di materiale medico da destinare ai penitenziari lombardi. A impedire l’utilizzo di questi fondi ci sono solo motivi di carattere tecnico-burocratico. L’unica notizia positiva per il carcere di Busto è che il direttore Salvatore Nastasia ha avviato la richiesta per trasformare la sezione protetti, quella dei collaboratori, in una sezione di semilibertà. Già alcuni mesi fa avevamo segnalato lo stato di invivibilità di quella sezione dove in uno spazio ristretto devono convivere ben 13 persone». Insomma molte questioni da risolvere senza dimenticare quella annosa del personale penitenziario che nel caso di Busto Arsizio ammonta a 230 unità sui 280 previsti, mentre mancano quasi del tutto gli educatori. In questo momento è uno solo che si deve adoperare per oltre 200 persone.
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
Paolo Cottini su Colle di Biumo, il 5 gennaio la conferenza di VAS a Varese per decidere il futuro dell'area
angelo_spiteri su Il Comitato varesino per la Palestina torna in piazza: "Non ci fermiamo nemmeno a Natale"
axelzzz85 su I sindacati dei frontalieri contro il decreto sulla tassa della salute: “Andremo alla Consulta”
robertolonate su Il Natale che non si vede
robertolonate su Il Natale che non si vede
Alessandro Zanzi su A Varese Confcommercio chiede la sospensione dei lavori della ciclabile in viale Belforte, il Comune fissa un sopralluogo






Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.