La cena sotto il campanile finisce in Consiglio

È una passerella in legno smaltato "l’intruso" che fa discutere la frazione di  Sant’Ambrogio e che è diventata oggetto di interrogazione al sindaco da parte del consiglio. 
La nuova gestione del ristorante, in via Sacro Monte nel centro storico, ha ottenuto i permessi per la realizzazione di una struttura esterna, attorno alla torre campanaria (nella foto), dove trovano posto alcuni tavoli per il servizio ai clienti. Il consiglio comunale, quasi all’unanimità, ha raccolto le critiche levatesi dai residenti e  ha riassunto in quattro punti i motivi dell’interrogazione rivolta a Palazzo Estense. 
Il primo chiarimento richiesto riguarda la legittimità delle opere eseguite, considerata la chiesa come bene storico con vincoli imposti dalla Sovraintendenza: i lavori sono stati regolarmente autorizzati dal comune. La seconda  domanda posta al sindaco è relativa sia al valore simbolico sia a quello artistico che meriterebbero, per i molti consiglieri, scelte più ragionate. Ma la parte dell’interrogazione che più interessa i residenti di Sant’Ambrogio è quella riguardante il numero di parcheggi ridotto. «Io ora devo lasciare l’auto molto lontana da casa» sbotta una gentile signora per poi rivelare che «Negli scorsi anni avevamo chiesto che si pedonalizzasse l’area ma poi non se ne è saputo più nulla». In effetti quella che molti considerano una piazza in realtà non lo è: non ha un nome proprio ma è un piccolo slargo che, all’altezza della chiesa, si apre dove si incrociano la stretta via  Sacro Monte con via Baraggia. Nessun parcheggio regolato da strisce sull’asfalto ma allo stesso tempo nessun cartello di divieto di sosta. L’interrogazione si conclude con il problema di staticità del monumento che però pare sorpassato da un sopralluogo dei vigili del fuoco dei giorni scorsi. Il rammarico di un commerciante della zona «il ristorante non da fastidio, ma quello che mi spiace è vedere un monumento del 1300 valorizzato pochissimo» aggiunge «Sono io ad aprire e chiudere il portone della chiesa: il problema, se esiste, è l’essersi dimenticati di questo pezzo di storia cittadina».