Svendita del demanio lacuale: dalla Provincia un no secco
Il vicepresidente De Wolf prende posizione: le coste vanno difese come un vero patrimonio
L’idea di vendere parti del demanio lacuale da parte del ministero del Tesoro ha scosso le acque in Provincia e la risposta è stata subito un no secco. La posizione di Villa Recalcati è stata resa pubblica con una lettera scritta dal vicepresidente della Provincia di Varese Giorgio De Wolf e indirizzata al Demanio e ai ministeri dell’Ambiente e dell’Economia. Nella lettera De Wolf ricorda che nessun centimetro di spiaggia del nostro territorio deve essere venduto se non nei casi espressamente previsti dalla legge. Villa Recalcati si riferisce ad una interpretazione della legge sui vincoli paesaggistici e sullo sconfinamento dei privati in tali aree. Secondo l’interpretazione del ministero se queste aree vengono edificate legittimamente allora possono essere vendute ai privati. De Wolf non la pensa così e precisa che le eccezioni sono indicate nella legge che parla di aree che al 6 settembre 85 erano indicate nei prg comunali come A o B oppure che, in assenza di strumenti urbanistici, erano interne al centro edificato e perimetrato. Nessuno sconfinamento dunque e forte volontà dell’amministrazione provinciale a non lasciare spazi di manovra per operazioni di questo tipo. La sollecitazione del capogruppo Ds in Regione Daniele Marantelli fatta ad inizio giugno, nella quale chiedeva alla Lega di prendere posizione contro un atto che di fatto poteva danneggiare il territorio, è arrivata a destinazione. Va da sé che le conseguenze di politiche di svendita potrebbero essere devastanti per la sponda lombarda del lago Maggiore già fortemente provata in molte zone dalla cementificazione avvenuta negli anni ’60 e ’70. Un paese su tutti oggi non ha più spiagge libere ed è Brezzo di Bedero. Nei decenni scorsi sono sorte decine di seconde case che hanno di fatto privatizzato il 90% della battigia e, oltre al fatto che oggi le spiagge sono inutilizzabili dai turisti, le condizioni di molte di esse non sono per niente buone a causa del fatto che queste case vengono abitate solo per due-tre mesi all’anno lasciando che detriti e sporcizia si accumuli e che le sterpaglie prendano il sopravvento. Un nuovo piano di vendite demaniali, inoltre, potrebbe far gola a molti e non tutti armati di buone intenzioni. L’abusivismo edilizio, implementato dalla politica dei condoni, potrebbe creare non pochi problemi anche in una zona che in passato non ha sofferto la piaga dell’abusivismo. |
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