Ryan Randle torna al mittente: Varese cerca un pivot
L'americano ha problemi contrattuali con l'ex squadra ed a Varese non ha convinto
È già molto vicina alla conclusione l’avventura varesina di Ryan Randle, il lungo americano che ha disputato la prima parte della preparazione con Meneghin e compagni. Il giocatore è tornato ieri in Polonia, dove ha giocato lo scorso anno e si è già messo al lavoro con i vecchi compagni. I motivi di questa decisione sono due, il primo di carattere contrattuale, il secondo di tenore tecnico.
Randle, anzitutto, risulta ancora sotto contratto con lo Slask Wroclaw, team con il quale ha disputato la scorsa Eurolega. L’agente di Randle si era detto convinto di risolvere in tempi brevi il contratto a causa di mancati pagamenti arretrati, ma a tutt’oggi la formazione polacca non pare intenzionata a mollare i diritti detenuti sul giocatore americano. Varese dal canto suo non è interessata ad imbastire una trattativa diretta con lo Slask che presumibilmente potrebbe chiedere un compenso per liberare Randle. Inoltre il pivot nella prima amichevole ha fortemente deluso le aspettative: cinque punti, altrettanti rimbalzi ma soprattutto le carenze tecniche sia in attacco che in difesa hanno fatto storcere il naso a molti tifosi ed addetti ai lavori. Lo stesso direttore generale Mario Ghiacci (nella foto) aveva mostrato una certa freddezza nei suoi confronti. Non è quindi difficile ipotizzare che la dirigenza varesina non sia particolarmente preoccupata dal ritorno di Randle in Polonia; sul taccuino dello stesso Ghiacci sembrano esserci altri nomi per occupare il ruolo di pivot anche se il mercato, a questo punto della stagione, inizia ad offrire poche opzioni.
Nel frattempo presso il PalaIgnis ha preso il via la campagna abbonamenti, intitolata "Al cuor non si comanda". Oltre un centinaio di fedelissimi ha già sottoscritto la tessera, numero non elevato, ma in linea con il ritmo tenuto lo scorso anno. Questa settimana potrebbe anche riservare qualche novità sul fronte sponsor: la trattativa con Metis è sempre aperta, ma la società sta percorrendo anche altre strade che potrebbero portare sia ad un main sponsor sia ad un secondo abbinamento. E chissà che l’accordo con qualche azienda non porti in dote la disponibilità per acquistare un vero "signore dell’area" per completare il roster a disposizione di Cadeo.
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