Si torna in classe, tra riforma e libri a caro prezzo
Mercoledì gli studenti lombardi inaugureranno l’anno scolastico. «Nel Varesotto quasi tutte le cattedre sono state assegnate» dice il provveditore
La campanella suonerà prima in tutte le scuole della Lombardia. Mercoledì si torna in classe e saranno gli studenti lombardi ad inaugurare l’anno scolastico. A ruota, di settimana in settimana, seguiranno gli altri; gli ultimi ad entrare in aula saranno i ragazzi siciliani che si godranno l’estate fino all’ultimo e ricominceranno a studiare il 23 settembre.
I problemi sono sempre gli stessi: da una parte gli insegnanti alle prese con i miraggi della cattedra e di uno stipendio che quanto meno sia equiparabile a quello dei colleghi europei, dall’altra il costo del "diritto allo studio". Le famiglie fanno i conti con libri e zaini che l’euro ha reso sempre più pesanti.
Ma quest’anno a perplessità si aggiunge perplessità. Il "tutor" è in agguato sulla soglie delle aule, figura "misteriosa" che oscura quella della maestrina dalla penna rossa. I tempi cambiano, sostiene il ministro Moratti, e bisogna stare al passo. Quindi via alle lingue straniere, a Internet, agli orari e alle materie facoltative. Un po’ di ansia, inutile negarlo, c’è: i tempi forse saranno maturi ma l’
A questo proposito un appello arriva dai rappresentanti dell’associazione che raccoglie i piccoli comuni. Il presidente ha inviato una lettera al capo dello Stato invocando una maggiore attenzione nei confronti di quei piccolissimi comuni dispersi un po’ in tutta Italia, penalizzati dalla Finanziaria: «Mentre la propaganda strombazza a tutto spiano di internet, informatica e inglese per tutti, siamo costretti a registrare il dato negativo di centinaia di piccole scuole che non possono attivare la doppia lingua e non riescono ad avere un minimo di laboratorio informatico, mettendo in risalto un’Italia a due velocità che non riesce a garantire pari opportunità formative ai suoi cittadini».
E’ facile supporre che non tutti i piccoli paesi avranno maestri e professori fin dal primo giorno di scuola ma la situazione sembra migliore per quanto riguarda il Varesotto. Su una cosa pare non ci siano dubbi: tutti gli alunni avranno maestri e professori. Pochissime le eccezioni. Almeno questo garantisce il provveditore agli studi di Varese. Ad oggi è coperto il 99 per cento delle cattedre con un piccolissimo "residuo" che sarà risolto in pochi giorni.
La conferma è arrivata anche dal ministro dell’Istruzione Moratti che a proposito della situazione nazionale ha detto che l’operazione di assegnazione delle supplenze annuali «prosegue e verrà completata in ogni regione prima dell’inizio delle lezioni». Abbiamo completato le graduatorie permanenti – ha dichiarato ancora la Moratti – sono stati assunti in ruolo 15 mila persone tra docenti e personale tecnico-amministrativo». Non sono della stessa opinione Cgil-Cisl e Uil che contestano punto per punto le previsioni ottimistiche del ministro (vedi articolo).
Nel Varesotto la situazione è la seguente: 1187 insegnanti più 150 immissioni in ruolo.
Questo invece il numero degli studenti pronti a entrare in classe:
– scuola materna statale 6314 alunni (558 classi)
– scuola elementare 34.526 alunni, tra tempo normale e prolungato (1838 classi)
– scuola media I° grado: tempo normale 8978 alunni (136 classi), tempo prolungato 12.452 alunni (589 classi)
– scuola media 2° grado: 33.826 alunni, tra tempo normale e prolungato (1427 classi). Gli alunni che frequenteranno la prima superiore sono 8427 (330 classi di cui 14 sperimentali).
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