“Agenda Varese 2005”, la storia passa anche da qui
Presentata al Salone Estense la nuova edizione dell'agenda (Macchione Editore). Notizie e foto di un anno che sta per finire
L’informazione corre, brucia e macina notizie. Un rito che i media consumano con l’abitudine e la solennità di ciò che è dovuto. Meno frequente è l’abitudine alla riflessione su ciò che è stato, sui bilanci delle storie, dei destini coinvolti e travolti dalle vicende della vita, nel bene e nel male. L"Agenda Varese 2005" (Macchione Editore) del giornalista Carlo Zanzi e dei fotografi Domenico Ghiotto e Angelo Puricelli ci ha provato per il secondo anno consecutivo. Ogni giorno, per 365 giorni, un frammento di vita varesina e al centro dell’agenda un book fotografico, in bianco e nero, di 32 pagine, dove i protagonisti e le celebrità si mescolano alla gente comune.
(foto, da sinistra: Domenico Ghiotto, Carlo Zanzi e Angelo Puricelli)
Il libro, che è stato presentato al Salone Estense, ha avuto dei padrini d’eccezione: Saverio Clementi direttore del Luce, Fausto Bonoldi caporedattore della Prealpina, Marco Giovannelli direttore di Varesenews, Gabriele Punzo direttore di Radionews, Matteo Inzaghi, fresco di nomina a Rete55 e Flavia Fano, ex finalista a Miss Italia, chiamata a sorpresa tra gli ospiti. Ad ognuno Carlo Zanzi ha chiesto di ricordare i momenti topici dell’anno che sta per finire. «Il 20 gennaio – dice Fausto Bonoldi – è stata presentata nell’Aula Magna dell’università un progetto sulla storia dell’Insubria, un’opera enciclopedica di 12 volumi. Noi giornalisti invece raccontiamo la storia di tutti i giorni, di gente comune. Quella stessa storia che racconta bene Zanzi, che ha la maturità di un vecchio bosino e un cuore giovane. Lui è l’erede naturale di Mario Lodi, un grande direttore della Prealpina, che meriterebbe la Martinella e di entrare nel ristretto club dei benemeriti. Un altro grande avvenimento è la costruzione del nuovo ospedale, ma in questo caso mi sembra che non ci sia la consapevolezza dell’importanza di questo argomento nel dibattito tra la gente».
Quanto freddo hanno patito i varesini l’11 marzo, data dell’ultima nevicata di un inverno che non voleva finire. Quel giorno Saverio Clementi rimase bloccato in macchina cinque ore, due all’andata e tre al ritorno. Come lui, molti altri automobilisti fecero un viaggio al rallentatore, a conferma dell’isolamento fisico della nostra provincia. «Accesi la radio e appresi che Madrid aveva subito un attacco terroristico e che Umberto Bossi era stato colpito da un ictus. Quel giorno ci siamo sentiti tutti più in pericolo perché il terrorismo era arrivato in casa, ma al tempo stesso mi auguravo e auguro ancora a questa citta di non essere sopraffatta dalla paura, e di non dimenticare il rispetto per le diversità . Il venir meno temporaneo di Bossi, invece, ha rivelato tutta l’importanza di un uomo politico che partendo da Varese era diventato il punto di equilibrio di tutta la politica, a livello locale e nazionale. E quindi ho augurato e auguro un suo pronto ritorno alla vita politica italiana».
(foto, da sinistra: Marco Giovannelli, Saverio Clementi e Fausto Bonoldi)
Il bene e il male si confrontano quotidianamente nelle vicende umane. Non sempre però la comunità vuole cogliere per tempo il grido di aiuto dei suoi componenti. «Il pregio di questa iniziativa editoriale è che ci costringe a riflettere – spiega Marco Giovannelli -. Uno dei segnali delle inquietudini di questo 2004 è la rimozione del senso di comunità. Il recente caso di pedofilia, che ha coinvolto persone conosciute della città, meritava un’attenzione diversa. Se noi smettiamo di interrogarci non possiamo dare risposte e far finta che i problemi non esistano non serve a nulla. Questo è un territorio importante non solo economicamente ma anche politicamente, eppure fuori dai confini provinciali non appare, non comunica. Quando Bossi ha avuto il malore abbiamo assistito alla sciatteria di alcuni grandi giornalisti, che hanno dimostrato di non conoscere nulla di questa terra».
La difficoltà di fare una corretta informazione è legata anche alla percezione della propria professionalità e ruolo. L’agenda, che è dedicata "a quanti sono morti nella convinzione che una notizia verificata, e una foto sul posto, valessero ogni rischio, anche il più radicale", sembra porre la questione della verità come preliminare rispetto alle altre. «I giornalisti non devono essere profeti o censori – dice Matteo Inzaghi – , ma devono informare. Perciò bisogna evitare ogni forma di personalizzazione. La lezione di Pasolini sulla televisione è ancora molto attuale. In alcuni casi, come quello dei pedofili, non bisognava accettare il gioco al massacro. Noi dobbiamo scendere di più in mezzo alla gente e farla parlare, dargli voce, perché l’informazione non puo’ essere qualcosa di calato dall’alto».
Il sottotitolo dell’agenda è "immagini e parole", una formula che ricorda la fortunata Smemoranda, il cui felice cammino gli autori si augurano di ripercorrere.
La community di VareseNews
Loro ne fanno già parte
Ultimi commenti
Paolo Cottini su Passa la Tre Valli Varesine: ecco cosa prevede l'ordinanza sulle scuole di Varese, tra chiusure, bus e cambi d'orario
Bustocco-71 su Arrivano le barriere antirumore in A8, lo svincolo di Gallarate chiude per dieci mesi
Felice su Dopo la sentenza sul Mottarone il racconto delle mamme di Silvia e Alessandro: “Per noi non è giustizia”
Felice su Centomila euro per la sicurezza dei giovani sulle strade: coinvolti nove istituti scolastici del Varesotto
axelzzz85 su Centomila euro per la sicurezza dei giovani sulle strade: coinvolti nove istituti scolastici del Varesotto
axelzzz85 su Centomila euro per la sicurezza dei giovani sulle strade: coinvolti nove istituti scolastici del Varesotto
Accedi o registrati per commentare questo articolo.
L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.