Bowdler è un gigante, Varese cancella l’Hapoel

Varese scopre quanto è bello avere un pivot funzionante a centro area. Corimec-Hapoel è la partita di Cal Bowdler, convinto e convincente come mai da quando è arrivato in biancorosso. Il lungo mette sul tabellino 19 punti, 12 rimbalzi, 2 stoppate e conduce la squadra di Magnano ad una vittoria ampia e meritata (95-74). Due punti più facili del previsto per la Corimec, che sul finire del secondo quarto scava il primo solco subito incolmabile per i deludenti israeliani. Solo lo spettacolare Kimani Ffriend tiene in apprensione la retroguardia di Varese. Molto bene anche Becirovic mentre Digbeu si conferma ancora l’anima della difesa.

Magnano rivoluziona il quintetto inserendo Callahan e Bowdler in contemporanea. Con loro Becirovic, Farabello e Digbeu, subito piazzato su Avery. Le altre novità riguardano la difesa: Varese alterna uomo, pressing ed anche un po’ di zona. I due irlandesi iniziano con buona intraprendenza ma Callahan è costretto presto a sedersi con tre falli. Bowdler e Digbeu ispirano un piccolo break, però qualche errore di troppo della Corimec in attacco permette il rientro dell’Hapoel (13-11 al 7’). Varese paga le cattive condizioni di Nolan (0/3 da sotto) ma è di nuovo Digbeu con una fiondata dall’arco a spingerla: al 10’ il tabellone segna 24-15. La partita rimane piacevole: l’Hapoel trova un Ffriend in crescita, Varese risponde con diversi giocatori e mantiene un margine di vantaggio. A scaldare Masnago ci pensano un paio di fischi che fanno arrabbiare le tribune, poi arrivano le classiche compensazioni di una terna non in gran forma. Varese raggranella diversi punti dalla linea ed arriva in netto vantaggio alla sirena di metà gara (46-32). Merito di una difesa che punge ed appanna le idee di Sheffer, ma anche di un Bowdler presente al centro dell’area e capace di intimidire.

Al rientro Varese sprizza spettacolo: 5 punti di Bowdler e 4 di Callahan portano la Corimec al 55-34 anche senza Nolan. I padroni di casa mostrano anche una buona circolazione di palla che, tra l’altro, libera Digbeu per la sua terza bomba. Gerusalemme si spegne senza reagire: Becirovic e Farabello innescano Callahan che arrotonda il bottino, Ffriend giganteggia ma è troppo solo. Drucker ricorre a zona e pressing, due mosse che funzionano e causano un break importante; Varese rimane saldamente al comando ma con un vantaggio quasi dimezzato (74-57) rispetto a metà periodo. Il quarto conclusivo si apre nel segno di Nolan, subito autore di 6 punti, poi costretto ad uscire con 4 falli. Bowdler si concede il lusso di un tap in schiacciato, poi è Becirovic ad infilare due triple che spengono del tutto le residue speranze ospiti (88-66 al 36’). Le ultime annotazioni del match sono ancora per Bowdler (tripla) e Ffriend, autore di un paio di stoppate terrificanti e di altrettante schiacciate.

Nel dopo gara Magnano ha parole di elogio per Bowdler, Digbeu ma pure per Farabello («zero punti, ma ha annullato il diretto difensore»). Poi ribadisce il suo pensiero: «Lavoriamo duro, continuiamo a lottare, dimostriamo quel che valiamo fin dalla palla a due». In sottofondo si sente la musica di Rocky che inonda il PalaIgnis: con le parole del coach fa un certo effetto.