Maggioni: «Consolidare l’Ulivo a Busto»
Il nuovo segretario dei DS precisa la sua linea politica per i mesi a venire, in vista delle elezioni regionali
Da sabato scorso i DS hanno a Busto Arsizio in Maurizio Maggioni un nuovo segretario di sezione. In verità Maggioni non rappresenta una novità assoluta in questa carica, che ha già ricoperto nel 1995. Classe 1952, professore di italiano e storia all’ITC Tosi di Busto Arsizio, Maggioni è stato consigliere regionale (1990-1995) e comunale (dal 1975 al 1990) ed è vicepresidente del Parco del Ticino. Maurizio Maggioni è dunque un navigato conoscitore della politica locale, che si propone per i prossimi mesi tre obiettivi principali: rafforzare il lavoro dell’Ulivo e del centrosinistra cittadino, aprire un confronto sulle prospettive del territorio in vista delle elezioni regionali, ed infine contribuire alla "sfida riformista".
Secondo Maggioni occorre «rispettare il dibattito interno tra le diverse
componenti del centrosinistra e le
diverse mozioni nei DS ma non farsi condizionare né frenare»; importante, contestualmente,
anche «il contributo di tutti,
politica e strumenti nuovi».
A chi si preoccupa di ritrovarsi con un segretario superimpegnato tra Parco Ticino e direttivo provinciale DS, Maggioni ribatte che il suo impegno nel Parco si è rivelato un’esperienza importante dal punto di vista politico ed amministrativo, mettendolo in grado di mediare tra enti locali di diverso livello (Regione, Province, Comuni) e di trattare temi di ampio respiro, che interessano molto da vicino anche Busto. «Costruire un programma di prospettiva»
e «mettere insieme le persone disponibili a delineare e sostenere
una politica nuova»: ecco altri punti salienti del programma del neosegretario diessino. «I problemi che
viviamo sono complessi», sostiene Maggioni, «e richiedono soluzioni nuove; i valori della tradizione
politica e culturale non saranno persi solo se ci si mette in gioco in una
comune ed aperta riflessione».
«Alessandro Meazza è stato sostituito come segretario non per avere lavorato male, il che non sarebbe vero, semmai per cercare un’aderenza più piena alla mozione Fassino (cui l’ex segretario, appartenente al Correntone, si era allineato negli ultimi giorni nel tentativo di sanare le divisioni nella sezione bustocca)» dice Maggioni. «C’è del vero nelle voci che vedono una volontà della Federazione provinciale nel "cambio ai vertici" di Busto» ammette il neosegretario: si voleva dunque un segretario cittadino DS più convintamente fassiniano. «Comunque sia, il giudizio sulla gestione Meazza resta positivo. Non vi è stato un motivo personale per estrometterlo, bensì puramente politico». Difficile però togliersi la sensazione, amara, di un intervento dall’alto.
«Quanto alla mia futura attività, cercherò di ottenere la massima apertura verso gli alleati e i cittadini, ma anche la massima apertura al territorio, visto non solo come Busto Arsizio; i problemi dell’Asse del Sempione e dell’Altomilanese vanno gestiti in un’ottica regionale» conclude Maggioni.
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