Varese senza grinta, prima sconfitta casalinga

Una Rhodense assai pratica – e tutt’altro che irresistibile – serve al Varese l’amarissimo boccone della prima sconfitta casalinga, rendendo indigesto l’esordio a Devis Mangia, il tecnico che ha assunto la guida dei biancorossi dopo il discutibile (e già tanto criticato) esonero di Mario Belluzzo, scaturito in seguito al pareggio di settimana scorsa, sul campo della Fulgor Cardano. I padroni di casa, con una precaria organizzazione (se così si può chiamare) di gioco, senza fantasia e, soprattutto, senza mordente e grinta (carenza assai più preoccupante), hanno mostrato i difetti di sempre, quelli che caratterizzano una formazione assemblata frettolosamente e ancora in un continuo e faticoso stato di rodaggio. L’ennesima conferma del periodo opaco per i biancorossi, che hanno ottenuto 2 punti nelle ultime tre partite, coincide con il meritato successo della Rhodense, capace di approfittare dei punti deboli dell’avversario e implacabile nel punirne gli errori.

La prima frazione della gara ha pochissimo da dire. Il Varese è timido e tira in porta solo due volte, con bomber Croci (9’ e 35’). Gli ospiti non fanno molto di meglio ma almeno riescono a suggerire un’emozione vera, scuotendo il palo (e la partita): l’ottimo capitan Uggeri, sempre pronto alle incursioni in avanti, sfrutta una buona imbeccata di Scimonelli e, di testa, colpisce il legno alla destra di Verderame, immobile al centro della porta.

Nella ripresa, i ragazzi di mister Mangia assumono un briciolo di convinzione e, con una parvenza, almeno, di audacia, tentano di impugnare le redini dell’incontro. Le azioni maggiormente pericolose vengono costruite da Chietti, il più generoso tra i varesini. L’attaccante ci prova, prima, da 35 metri con un potente bolide che si spegne di poco a lato (23’). Poi, smarca in area Macchi, che da posizione favorevole calcia fuori (24’). Infine, un suo ficcante spunto sulla sinistra, offre a Croci il pallone d’oro del possibile vantaggio, che il cannoniere riesce a sprecare malamente, consegnandolo direttamente nelle mani del portiere avversario. Al 30’ Troiano commette una grave ingenuità (evitabile fallo di mano), si becca la seconda ammonizione e costringe il Varese in dieci. Una squadra in inferiorità numerica non può, in nessun modo, permettersi cali di tensione e deve mantenere la concentrazione e l’attenzione ai massimi livelli. Mazzotta e compagni si scordano però di questa elementarissima regola del calcio e spianano la strada ai loro rivali. Per un imperdonabile colpo di sonno della retroguardia varesina Uggiari è libero di concludere a rete nel modo più semplice (32′). A questo punto i biancorossi non sanno reagire e l’incontro non ha più nulla da dire.

Ora, il Varese attende il mercato di riparazione, che riaprirà mercoledì 3 novembre, con la consapevolezza che, in un periodo di vacche magre, anche la convocazione di tre suoi elementi (Corral, Fernandez, oggi al suo esordio in prima squadra, e Pisano, assente per febbre), nella rappresentativa nazionale under 16 di categoria, può essere una soddisfazione non di poco conto.

VARESE (4-4-2): Verderame; Corral, Pascuccio, Mazzotta, Macchi; Franci (dal 18′ del s.t. Sehic), Troiano, Pesci (dal 41′ del s.t. Gavatorta), Fernandez (dal 19′ del s.t. Gatti); Croci, Chietti. (Pedretti, Pedotti, Luoni, Cunati). All. Mangia.

RHODENSE (4-4-2): Roccatello; Lizzano, Uggeri, Barcella, Zoia; Scimonelli, Candeloro (dal 25′ s.t. Oldani), Buffardeci, Dellimuti; Bertarelli (dal 41′ del s.t. Grassi), Sambruna. (Zorzetto, Dellarocca, Ciraulo, Crescenzi, Pilia). All. D’Amato.

ARBITRO: Ronchi di Lodi.

MARCATORE: Uggeri al 32′ del s.t.

NOTE: spettatori 600 circa, incasso non comunicato. Espulso al 30′ del s.t. Troiano; ammoniti: Troiano, Pesci, Dellimuti, Candeloro, Gatti. Angoli 8-3 per il Varese.