Villa Mylius dai Babini Cattaneo al Fai?

Ci sono diverse indiscrezioni sul passaggio di proprietà

C’è l’ipotesi di una donazione importantissima: la famiglia Babini Cattaneo dopo quasi settant’anni rinuncerebbe a villa Mylius, una delle più belle di Varese, per offrirla al FAI. Le voci sono insistenti, gli interessati al passaggio di proprietà darebbero l’annuncio solo a operazione conclusa,ma una smentita dell’ipotesi è sempre ovviamente possibile: andrebbe accettata con grande rispetto ma anche con rammarico perché il progetto è affascinante: il FAI è un riferimento importante per l’arte, la cultura e l’ambiente del nostro territorio, è una istituzione trainante alla quale Varese deve molto. Il FAI è anche Giulia Crespi che onora l’Italia e la Lombardia con le sue illuminate iniziative.

La famiglia Babini Cattaneo, oggi è rappresentata da Achille e Roberto, nipoti di Achille Cattaneo, di origini bergamasche, imprenditore del ramo conciario, protagonista dell’economia varesina sino alla morte, avvenuta negli Anni 60. Achille Cattaneo donò all’ospedale il reparto di geriatria.

Poco prima della seconda guerra mondiale Achille Cattaneo dagli eredi la villa avendone assidua cura al pari del parco. Oggi i nipoti non hanno particolari interessi industriali a Varese e certamente hanno pensato a una destinazione di Villa Mylius e del suo parco.

I "rumors" relativi a una possibile donazione hanno fondamento e se a beneficiarne dovesse essere il FAI, la famiglia Babini Cattaneo, che sempre ha evitato la ribalta e che con con la signora Fernanda, scomparsa di recente, è stata protagonista, sempre silenziosa, anche nel campo della solidarietà, per il tramite del FAI lascerebbe alla collettività varesina un formidabile segno di una lunga costruttiva presenza.

 Villa Mylius

Un primo edificio di ridotte dimensioni e di proprietà Torelli esisteva già nella seconda metà del XVIII secolo, come dimostrano le carte storiche del Cessato  Catasto lombardo. Detto edificio fu successivamente ampliato e trasformato nel 1808.
La vera e propria villa, con le forme attuali, risale al 1902 e fu realizzata per Giorgio Mylius dall’architetto Majoni.
Di forme eclettiche semplici è disposta su un unico asse e comprende due corpi di fabbrica, uniti tra loro da un salone veranda.
Non presenta particolari elementi architettonici di pregio, ad eccezione del ritmato ripetersi delle aperture di facciata.
Di grande valore ambientale l’abnnesso parco circostante, di notevoli dimensioni.

dal volume dell’architetto Ferrario pubblicato nel 1995 per conto del Comune di Varese

Giorgio Mylius

Giorgio Mylius apparteneva alla potente famiglia tedesca approdata da Francoforte con Enrico (1769-1854 ) a Milano e mattatrice in campo imprenditoriale e finanziario per un secolo e mezzo.

Il giovane Mylius studiò e viaggiò molto prima di avere a sua volta un ruolo di primo piano in campo imprenditoriale e finanziario: guidò aziende tessili, banche, rappresentò in Italia e all’estero le Camere di Commercio, presiedette la Società di Belle Arti di Milano, nel 1923 fu tra i fondatori del Rotary Club Italiano.

Nel 1935 Gior4gio Mylius mise fine alla sua vita per un rovescio economico: una scelta assolutamente obsoleta ai nostri giorni dal momento che dopo pochi mesi di galera i nuovi gentiluomini del lavoro si ritirano con qualche soldino a disposizione.

 

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Pubblicato il 02 Novembre 2004
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