Centocinquanta i diciottenni “battezzati”

Parata di autorità per l’attesa manifestazione che ha coinvolto decine di sindaci. Ai giovani in omaggio un corso di guida sicura

Certo il Ceresio non è come il Giordano, e il battesimo dei neo diciottenni non ha il sapore di quello raccontato nella Bibbia, ma anche quest’anno c’è stato il bagno di folla per il battesimo civico.
Si tratta di una manifestazione celebrata in onore del raggiungimento del diciottesimo anno per i giovani di Lavena Ponte Tresa, ma anche per numerosi altri ragazzi provenienti dai paesi della Valganna Valmarchirolo (nella foto, il Prefetto di Varese Alfonso Pironti e l’assessore regionale Massimo Buscemi durante la cerimonia).


Tutta la società civile del paese si è stretta nell’edizione 2005 del battesimo civico alle palestre comunali per dare il saluto ai neo diciottenni che sono stati quest’anno abbinati ad alcune coppie sposate da 40 e 50 anni. I diciottenni hanno così “adottato” una coppia di anziani, che hanno potuto conoscere prima della cerimonia.


L’importanza dei diritti acquisiti con la maggiore età è stato il leitmotiv della giornata. A spiegare l’importanza dell’iniziativa lo stesso sindaco di Lavena Ponte Tresa, Donata Mina Stocchi, e il prefetto di Varese Alfonso Pironti, che hanno parlato dei diritti e dei doveri che si acquistano con la maggiore età, ma anche della necessità, dal lato dei giovani di una maggior partecipazione, da parte delle istituzioni di una particolare attenzione alle problematiche giovanili.
Alla cerimonia era presente anche l’assessore regionale alla protezione civile massimo Buscami, che ha suggerito ai giovani di partecipare alle attività della protezione civile, nei gruppi attivi in ciascun paese.


Tra le autorità presenti anche Attilio Fontana, presidente del Consiglio regionale che ha  sottolineato come la comunità di Lavena Ponte Tresa ha «inaugurato un gesto simbolico di grande valore che contribuirà sicuramente a diminuire la distanza esistente tra giovani e istituzioni, tra giovani e politica».
A ciascun diciottenne è stata donata una copia della Carta Costituzionale e un Tricolore. Oltre ai doni “simbolici” i giovani potranno partecipare a un corso di guida sicura per quanti hanno già passato l’esame di guida.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 31 Gennaio 2005
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