Crack Parmalat, prosegue l’azione del Comune

Soddisfazione espressa da Palazzo Estense: «I cittadini ammessi sia al procedimento civile che a quello penale»

«Il Comune ha visto bene sulla vicenda Parmalat: Varese è la città capofila tra quelle che hanno scelto di assistere da vicino i cittadini danneggiati dai problemi finanziari di Parmalat, Cirio, bond argentini». Esprime soddisfazione il sindaco di Varese, Aldo Fumagalli, che questa mattina ha illustrato con l’assessore  Soletta i primi risultati in merito all’azione di sostegno agli investitori promossa da Palazzo Estense. Fumagalli, prima di lasciare la parola a Soletta, non ha risparmiato una stilettata all’opposizione: « La nostra azione è stata ammessa ai processi di Milano e Parma, dai quali sono stati esclusi alcuni movimenti di consumatori. È il segno che stiamo rendendo un giusto servizio ai cittadini, a differenza di quello che ha spesso sostenuto la minoranza. Andremo avanti, senza dubbio».

 
L’assessore alle Politiche Fiscali, Paolo Soletta, ha poi spiegato nel dettaglio le azioni effettuate in questi mesi dal Comune di Varese ed i risultati raggiunti. «Anzitutto tengo a ricordare che la nostra amministrazione ha fornito una assistenza istituzionale e non giuridica ai cittadini che si sono rivolti a noi. È stata svolta un’azione non eclatante ma utile e, tengo a sottolinearlo, completamente gratuita per gli investitori danneggiati dal crack Parmalat».
Sono stati due i percorsi seguiti nell’assistenza ai cittadini: «Siamo impegnati nel procedimento civile che si tiene a Parma ed in quello penale in corso a Milano – ha spiegato Soletta. – Nel primo caso abbiamo consigliato una strategia che sta avendo buoni risultati, visto che si va verso una procedura di risarcimento sottoforma di un concambio con le azioni di Parmalat. Titoli che possono anche essere ceduti subito da parte di coloro che preferiscono incassare liquidi e non proseguire nell’investimento. Per quel che riguarda il processo di Milano i varesini che si sono rivolti a noi sono stati ammessi come parte civile al procedimento. Ora attendiamo le decisioni del Gup che dovrà stabilire se accettare le richieste di rito abbreviato o meno». Soletta mostra soddisfatto una delle lettere di ringraziamento spedite da un assistito: «In alcuni casi, nei quali le irregolarità da parte dei promotori erano palesi, sono già arrivati i risarcimenti».

 
Al Comune di Varese, secondo i dati in possesso dell’assessore Soletta, si sono rivolte oltre mille persone: Palazzo Estense a provveduto a seguire in modo diretto oltre 600 risparmiatori, altri sono invece stati indirizzati ai comuni di appartenenza. «Il totale delle esposizioni ammonta ad oltre quattro milioni di euro, ma questa è una cifra in difetto, poiché diversi risparmiatori non hanno comunicato l’ammontare del proprio investimento». Soletta ha infine accennato alle altre pendenze in atto: «Dopo Parmalat toccherà alla vicenda Cirio: in questo caso il processo non è ancora iniziato poiché il tribunale di Roma è un po’ indietro rispetto a quello di Milano. Nel caso di Cirio ci sono meno persone interessate, ma con cifre pro capite più consistenti. Purtroppo ho potuto notare che la categoria più colpite da queste truffe è quella degli ultrasessantenni. Persone convinte dalle proprie banche, di cui erano clienti “storici”, ad accettare obbligazioni con alti rendimenti, proprio credendo di sottoscrivere un rischio minore rispetto al mercato azionario». Resta il problema dei bond argentini, sul quale il sindaco Fumagalli è meno ottimista. «Il caso dell’Argentina è diverso: è in atto una discussione a livello internazionale, non possiamo che stare a vedere cosa avviene sullo scacchiere. Mi auguro che si arrivi ad una transazione più consistente rispetto a quanto offerto fino a questo momento».  

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Pubblicato il 25 Febbraio 2005
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