Due splendidi settantenni
Dolci ricordi d'amore al Teatro di Varese con Gino Paoli e Ornella Vanoni. E questa sera si replica
Cantano "…c’è uno specchio nei miei occhi dove tu sei sempre uguale…" e loro lo sono. Sempre uguali, all’«alba» dei settant’anni suonati. Anzi, lui sembra quasi ringiovanito dall’operazione che gli ha permesso di abbandonare gli occhiali; lei con i tre abiti Ferrè è veramente elegante.
Si apre con "Che cosa c’è" la serata dei ricordi di Gino Paoli e Ornella Vanoni. Non mancheranno poi "La gatta", "Sapore di sale", "Vai Valentina", "Domani è un’altro giorno" e tante altre per finire con "Ti lascio una canzone". Perfino un omaggio agli amici che non ci sono più come Luigi Tenco, Umberto Bindi, De Andrè e Vinicius de Moraes. Sì, è una serata in cui si è cullati da canzoni che fanno parte del passato e che ormai abbiamo fatto nostre; poche quelle del nuovo album.
I due si dividono equamente il palco: prima insieme, poi lei, insieme, poi lui, di nuovo insieme. Si stuzzicano, si guardano, si prendono in giro come una vera coppia. Sul palco ad accompagnarli c’è un’orchestra d’archi, sullo sfondo mentre cantano scorrono loro foto, vecchie e nuove, frasi celebri e loro pensieri sull’amore; i colori delle luci cambiano in base agli stati d’animo che vogliono rappresentare, come il turchese per il rimpianto.
Una serata piacevole e nostalgica. E questa sera si replica.
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