Il generale Del Vecchio vola a Kabul

L'Italia assume in questi giorni il comando della missione ISAF nell'Afghanistan settentrionale e occidentale

Il Comandante del Corpo d’Armata di Reazione Rapida della NATO (NDRC-IT), Generale di Corpo d’Armata Mauro Del Vecchio (foto, vedi biografia), è partito ieri, lunedì 1° agosto 2005, per Kabul. A trasportarlo nella capitale afghana è stato un aereo partito in tarda serata dall’aeroporto militare di Verona Villafranca.

Con la partenza del generale Del Vecchio si completa finalmente lo spiegamento del contingente italiano in Afghanistan, che partecipa alla missione ISAF di cui sta per assumere la guida. Nelle scorse settimane voli settimanali hanno lasciato l’Italia per raggiungere Kabul senza scalo, utilizzando quali vettori dei C-17 messi a disposizione dalla US Air Force per il trasporto del personale NATO nel teatro operativo afghano. Fino ad oggi sono partiti circa la metà dell’intero staff del Comando del Corpo d’Armata di Reazione Rapida italiano (190 fra ufficiali e sottufficiali) e 600 elementi di supporto logistico e delle comunicazioni per un totale di 790 militari. La missione ISAF vede la partecipazione di 37 Paesi per un totale di 600 uomini di staff e circa 8.000 militari sul campo. La durata dell’impegno del Comando di Solbiate Olona prevede un periodo di nove mesi, quindi fino al prossimo mese di maggio. Il primo grosso impegno della missione sarà tutelare ilr egolare e sereno svolgimento delle elezioni amministrative afghane, previste per settembre e che contano oltre 5000 candidati ad un posto nella Loya Jirga, il Parlamento di Kabul.

Il 4 agosto, il Comando NRDC-IT subentrerà al Corpo di Armata di Reazione Rapida Turco, che attualmente guida la missione, ed opererà alle dipendenze del Joint Force Command di Brunssum in Olanda, che supervisiona le operazioni in Afghanistan su delega del Comando Alleato in Europa (ACE) di Mons (Belgio).

Il Comando multinazionale di Solbiate Olona è una struttura italiana a cui hanno aderito 11 nazioni membre dell’Alleanza e che ha svolto molteplici attività addestrative in Italia e all’estero, elevando il livello professionale e la preparazione dello staff. Il personale del Comando che non verrà schierato in Afghanistan garantirà una capacità di risposta e supporto in patria – reach back capability – e continuerà l’attività addestrativa programmata per mantenere lo “status” di Comando ad alta prontezza operativa capace di essere schierato ovunque nel mondo in soli 30 giorni.

Informazioni su NRDC-IT si possono trovare qui: http://www.nato.int/nrdc-it/.

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Pubblicato il 02 Agosto 2005
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