E ora si cambi pagina

Fumagalli lascia. Abbandona la nave, ma del resto non poteva fare altro. Non è stato capace di tenere insieme una coalizione che fin dalla nascita aveva dimostrato tutte le sue debolezze. Non lo è stato per diverse ragioni.
La prima nasce fin dalla sua investitura. Dopo aver ricevuto insulti per tutta la sua prima amministrazione dai futuri alleati, questi, ma anche una parte consistente della Lega, avevano dovuto digerire una scelta fatta certamente non a Varese. Pochi ricorderanno che quando il suo partito decise di ricandidare Fumagalli, l’allora segretario del Carroccio espose in piazza del Garibaldino la bandiera listata a lutto.
La seconda ragione è legata alla scelta degli assessori. Una Giunta che da subito si è rivelata debole e inconsistente. In questi anni altro che grandi opere, si è amministrato Varese come fosse una bocciofila, ma su questo avremo modo di ritornare. Quanto fosse a cuore la gestione della città si è visto in questi giorni. La paura di perdere qualche poltrona ha fatto alzare ogni tipo di steccato. Nessuna idea e tanto fumo. La struttura comunale esce a pezzi dopo che per mesi si è pensato solo a come far girare i dirigenti sempre più demotivati a causa di scelte politiche inconcludenti.
Una terza ragione è di tutta la società che conta. Si è assistito impotenti, e forse in qualche caso anche accondiscendenti al degrado progressivo di un clima politico senza fare nulla. La città non può accettare in silenzio che ricatti e mediocrità si impadroniscano delle amministrazioni. Ne va della vivibilità dei cittadini. Ogni progetto trovava scogli o peggio ancora solo silenzi.
Da ultimo il Sindaco avrà di che riflettere su se stesso e sulla città che voleva. Vedeva nemici ovunque e ha pensato che si potesse governare grazie alla sola sua autorità. Noi non abbiamo mai avuto un buon rapporto con Fumagalli, ma lo spettacolo di questi giorni è stato osceno. Abbiamo scelto di non scrivere le solite banalità tipo “lasciamo lavorare la Magistratura”. Abbiamo scelto di non coinvolgere più il Sindaco in nessuna delle questioni importanti. Non ci voleva molto a capire che ormai la sua debolezza non gli permetteva più di governare. Che senso aveva fare finta di niente? Il risultato è sotto gli occhi di tutti. Adesso che la nave affonda molti si affrettano a scendere o quanto meno a dire che loro erano saliti solo per controllare se tutto era a posto.
Ora non si faccia finta di niente. Con Fumagalli finisce una fase storica che ha visto la Lega fare un errore dietro l’altro. Varese esce a pezzi da questi anni e con lei una certa idea di politica. Si affrettano tutti ad affermare che quello che succede nella città giardino non riguarda Milano e tanto meno Roma. Lo speriamo, ma che valga anche nei prossimi mesi, anche se abbiamo più di una ragione per dubitarne.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 11 Ottobre 2005
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