La neve fa tornare “paesana” Varese
Mezzi difficili, spesa nei negozietti e bob in centro: ecco la vita dei varesini sotto la neve
L’unico suono che si sente senza quella sensazione di ovattato che dà la neve che scende è lo squillo un po’ gracchiante del telefono nelle stazioni dei taxi. Vien voglia di rispondere che non ce n’è, di taxi a Varese nelle piazzole, perchè quello che davvero scarseggia nel capoluogo in questa mattina irreale è certamente un mezzo di trasporto: che consenta di andare dove è necessario e nei tempi prefissati a chi ancora si ostina a provarci.
Non ci sono treni, se non armandosi di santa pazienza: in entrambe le stazioni ci sono infatti gravi ritardi (alle Nord si è arrivati al record di linea di 66 minuti), e alle Ferrovie dello Stato per tutta la mattina è arrivato un treno su due. Non circolano auto:sono in pochi infatti quelli che si azzardano a percorrere le strade del centro, e si tratta perlopiù di automobilisti in quattroperquattro o con catene.
L’unica cosa che bene o male funziona sono gli autobus, diventati improvvisamente protagonisti di una città che di solito li disdegna. Le fermate delle vie centrali – corso Moro, via Morosini – sono infatti insospettabilmente dense di utenti in attesa, in orari in cui gli autobus sono normalmente semivuoti. E gli eventuali ritardi che accumulano sono nulla in confronto al disastro che può attendere chi prova a far partire la macchina o si avventura per ferrovie.
Così, la vita varesina è, in questa nevicata che ha tanti ha fatto venire in mente quella mitica dell’85-86, tornata un po’ paesana: tutti a piedi, tempi forzatamente rallentati, spesa nei negozietti invece che al supermercato. Qualche mamma in corso Matteotti trascina il figlio in bob invece che nel passeggino, mentre c’è chi, nelle vie laterali, azzarda pure qualche gara di slitta.
La vita lavorativa naturalmente continua, nell’operosa Varese, ma si arrende per una volta all’evidenza: ha nevicato tanto e tante cose tocca rimandarle a domani, soprattutto i viaggi e la frenesia. Quasi, quasi, questa neve è una manna.
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