Tentano la rapina col colpo in canna, arrestati

A bloccare l’intervento dei due giovani una telefonata anonima arrivata in questura

Un supermercato, una farmacia, due banche. Forse era uno di questi l’obiettivo dei due giovani arrestati oggi dagli agenti della Questura di Varese per tentata rapina e porto abusivo d’armi da fuoco (questo capo d’imputazione riguarda solo uno dei due finiti in manette). Si tratta di due residenti a Varese: Gerolamo Galimberti (nella foto a sinistra), incensurato di 31 anni e Attilio Cinelli (qui sotto), con qualche precedente e originario di Paola, provincia di Cosenza, e nato nel 1971. I due sono stati fermati a bordo di uno scooter nei pressi delle grotte della Valganna, lungo la statale. Il guidatore della moto era armato con una pistola calibro 22; nella moto gli agenti delle volanti hanno trovato dei passamontagna.
Quanto è bastato per innescare una serie di perquisizioni domiciliari; a casa del Galimberti, che era alla guida della moto, è stata ritrovata un’altra pistola, dello stesso calibro di quella vera, ma a salve.
Nessuna traccia di refurtiva o di altri elementi che potessero ricondurre ad una rapina. E difatti la rapina non c’e stata. Ma a mettere in allarme gli agenti delle volanti è stato certamente il comportamento sospetto dei due. Tutto ha difatti inizio attorno alle 11. Una telefonata anonima arriva alla sala operativa del 113 di Varese. Una voce afferma che due uomini a bordo di un ciclomotore, e fermi lungo la via Jamoretti di Induno Olona, hanno appena indossato un passamontagna. Nei pressi della via sono presenti diverse attività commerciali, tra cui il supermercato Esselunga, teatro, qualche anno fa, di un assalto ad un portavalori che costò la vita a due guardie giurate. Gli agenti impiegano qualche minuto per arrivare sul posto.
Dei due personaggi segnalati dalla telefonata, però, nemmeno l’ombra. E’ solo grazie alle indicazioni di una guardia giurata in servizio alla Banca Popolare di Intra che gli agenti riescono a mettersi sulle tracce dei due. Li raggiungono poco dopo superate le gallerie che portano in Valganna, lungo la statale 334. Inizialmente il guidatore dello scooter tenta di allungare le distanze dalla volante, che però raggiunge il mezzo. Una volta fermati, è lo stesso Galimberti ad avvertire gli agenti di essere armato: non oppone resistenza, ma l’arma che ha addosso, una piccola ma letale calibro 22, ha il colpo in canna. Nella tasca sinistra della giacca, poi, le munizioni: una decina di colpi. Successivamente la squadra mobile ha operato le perquisizioni domiciliari. La moto è risultata essere intestata ad un parente del Galimberti. I due si trovano ora in carcere a disposizione dell’Autorità Giuidiziaria; il Pm che sta coordinando le indagini è Domenico Novara.

Redazione VareseNews
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Pubblicato il 27 Febbraio 2006
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