La Whirlpool crolla dopo tre periodi

La Whirlpool si spegne di colpo e perde in casa la classicissima con una Milano cinica e concreta nel momento decisivo. L’Armani – al quinto successo in fila contro Varese – trova le risorse giuste nelle tasche più inattese: due triple di Schultze, i liberi a segno di Blair, un tiro di Bulleri fuori logica. A quel punto Varese crolla su se stessa permettendo canestri facili e naufragando anche in attacco: partono tiri affrettati, si fanno scelte azzardate mentre la difesa diventa un buco nero. Masnago zittisce, Milano esulta, Varese è già costretta a riflettere. Su un calendario certamente malvagio (giovedì tra l’altro si va a Treviso) ma pure su una sconfitta dura da digerire.

COLPO D’OCCHIO – Le 150 candeline sulla torta del derby sono spente da un pubblico davvero numeroso. Curva Nord già piena zeppa e cantante a mezz’ora dall’inizio e “targata varesina” come recita la coreografia. Bordo campo che luccica per effetto del nuovo display pubblicitario davanti alle panchine, tanti volti noti seduti in parterre. Uno su tutti: Sandro Gamba, da poco eletto nell’Hall of Fame del basket mondiale, grande con Milano, grande con Varese.

PALLA A DUE – Bulleri ha qualche problema fisico nel riscaldamento e inizia in panchina così come Howell che in settimana è rimasto ai box. Quattro Usa e il giovane Gallinari in campo per Djordjevic, Gabriel Fernandez è il pivot della Whirlpool.

LA PARTITA – Mani calde fin da subito con le triple di Galanda, Carter e Keys e i canestri “interni” di Milano (11-7) con gli arbitri che concedono tutto a Joe Blair (e poi compensano a danno di Green). I 5 punti di Holland e la zona portano a un +7 effimero e pareggiato dai liberi di Gallinari. Di nuovo Delonte: due ricami dell’ala e Djordjevic si rifugia in time out. L’Armani cerca Blair in area e chiude a -3, 23-20, il quarto iniziale.
Si rientra con il terzo fallo di Galanda, un altro segnale dello strapotere di Blair che porta Milano in vantaggio sulle imbeccate di Bulleri. La Whirlpool replica bene con Holland mostruoso a getto continuo (36-28 con 7 di fila). La risposta ospite è affidata alle triple di Tusek e Gallinari: il ragazzo prodigio non scherza e non ha paura. La bomba di Hafnar è l’ultimo proiettile a segno prima del 20’: si va in spogliatoio sul 46-38.

Keys e Gallinari aprono con il botto un terzo periodo che però non decolla subito anche perché la zona AJ blocca di colpo l’attacco varesino, fino alla fiondata di Carter (52-44). Come spesso accade, bastano due palle giocate con leggerezza da Varese per riaprire i giochi dopo un 2+1 del “Gallo” e una tripla di Calabria. Varese va in debito, subisce una mazzata dall’arco di Garris (sorpasso) e un numero ancora di Calabria. Tocca a Capin (canestro, 2 liberi, fallo subito) puntellare casa Whirlpool prima del controsorpasso di Carter. Stavolta è Holland in difficoltà sui raddoppi attuati dall’AJ: Delonte forza troppo e Milano chiude avanti 60-61 al 30’.

IL FINALE – Magnano affronta l’ultimo parziale con Galanda e Howell con quattro falli a carico. Arriva subito una tripla di Schultze, fortunatissima e pesante come un macigno sul morale Whirlpool (62-69). Il tiro pesante è l’arma mancante ora a una Varese dagli occhi impauriti che si vedono infilare prima da Bulleri e poi da Green. Galanda, finalmente, muove il punteggio suo e della squadra prima dell’ennesima mazzata da tre del tedesco: 66-78. La Whirlpool non si riprende più: Keys prova qualche accelerazione ma dall’altra parte sentono di avere la serata in pugno, con Calabria che ormai non sbaglia un colpo. Gli ultimi 4’ sono un inno alla disperazione varesina: tentativi a testa bassa che a malapena alleviano il passivo. Finisce 87-95.

IL PROTAGONISTA – Diciott’anni da predestinato, un presente già da protagonista in serie A. Danilo Gallinari, alla seconda apparizione nella massima categoria, segna 14 punti nel derby, è l’uomo che tiene Milano in partita quando la Whirlpool prova a scappare e a tratti riesce a fermare in difesa il diabolico Holland.

.

IL TABELLINO (da Legabasket)